Il conduttore e attore Flavio Insinna racconta un’esperienza dolorosa che lo ha segnato, ma è stata anche motivo di crescita.
Flavio Insinna ha di nuovo il vento in poppa. Il conduttore era uscito con le ossa un po’ rotte dall’esperienza di Affari Tuoi, ma è riuscito in poco tempo a rimettersi in sella. Prossimamente lo vedremo su Rai 1 (molto probabilmente lunedì 16 maggio) come protagonista della fiction A muso duro, incentrata sulla figura del medico e dirigente dell’Inail Antonio Maglio, che ha dedicato la sua vita al pieno recupero delle persone disabili.
E in alcune dichiarazioni riportate da TvMia, l’attore e conduttore ha confessato di essere doppiamente emozionato per questo importante ruolo, anche perché lui stesso aveva conosciuto il dottor Maglio in persona.
La lezione appresa da Flavio Insinna
Il padre di Flavio Insinna era infatti un medico che ha lavorato con il dottor Maglio in una struttura ospedaliera romana. E l’attore non dimenticherà mai le emozioni vissute quando il papà l’ha portato con lui nel 1976 alle Paralimpiadi in Canada: “Quell’esperienza mi ha segnato, è stata un concentrato di sentimenti. Ho visto il dolore, la forza la voglia di ripartire”.
Secondo quanto riportato dal settimanale sopra citato, l’attore e conduttore de L’Eredità ha colto l’occasione della presentazione della nuova fiction di Rai Uno, A muso duro, che lo vede nei panni del protagonista, per ricordare il genitore scomparso, al quale era molto legato e di cui sente fortissima la mancanza: “Mio padre, che oggi purtroppo non c’è più, era un medico. E quando lavorava nel centro diretto da Maglio mi portò a vedere una partita di basket disputata da ragazzi su sedia a rotelle. Da qual giorno ho imparato a vedere i problemi della vita in un’altra prospettiva”.
Flavio Insinna, che è in tv anche ogni giovedì sera in Don Matteo 13 nelle vesti del Capitano Anceschi, andrà in onda con la nuova e attesissima fiction di Rai Uno, salvo ulteriori spostamenti, lunedì 16 maggio. Il racconto è incentrato come detto sulla figura del medico Antonio Maglio, “padre” delle prime paralimpiadi della storia che si sono tenute nel 1960, sfruttando gli impianti proprio delle Olimpiadi tradizionali. L’iniziativa, coraggiosa e lungimirante soprattutto per quei tempi, ha avuto il merito di cambiare per sempre non solo la percezione dei disabili negli altri, ma anche la percezione di sé da parte dei disabili stessi. Nel cast figurano anche Paola Minaccioni e Claudia Vismara: un appuntamento davvero da non perdere.