Flavio Insinna verrà sostituito o lascerà il ruolo di conduttore de L’Eredità? Cosa c’è di verso sul rumor che ha spiazzato il web.
Sappiamo che Flavio Insinna si sente maggiormente a proprio agio su un set cinematografico che nello studio televisivo e che, nonostante il successo riscontrato in questi anni, si sente ancora non a livello del compito che gli è stato affidato. Tuttavia le sue perplessità fanno parte del bagaglio personale e non corrispondono alla realtà una volta che i programmi da lui condotti hanno un riscontro positivo da parte del pubblico che li segue.
Prima si giudicava la bravura di un conduttore semplicemente dalla tecnica di conduzione. Il presentatore tv aveva un’impostazione classica che si riscontrava nella postura, nella dizione e nel modo in cui teneva lo spettacolo. Oggi c’è maggiore libertà, ci sono stili differenti e i conduttori fanno emergere la propria personalità pur mantenendo la professionalità nella conduzione.
A meno dunque di incapacità linguistiche o di gestione dei tempi di trasmissione, a rendere bravo o meno bravo un conduttore è il successo delle sue trasmissioni. Se L’Eredità, dunque, è il quiz show più seguito dell’anno, questo significa che Flavio Insinna convince, intrattiene e diverte il pubblico. Poco importa se il suo stile è differente da quello di altri conduttori o se c’è qualcuno a cui piace maggiormente questo o quell’altro.
Flavio Insinna rimane al timone de L’Eredità anche il prossimo anno
Quando è giunta la comunicazione che Reazione a Catena, quiz show estivo di Marco Liorni, quest’anno andrà avanti fino alla fine di ottobre, si è diffusa la voce che questa decisione è stata presa per sostituire Flavio Insinna. Insomma la promozione di Liorni è stata interpretata come una bocciatura di Insinna e dunque si è ipotizzato che la Rai avrebbe presto annunciato un cambio alla conduzione dell’altro quiz show.
Si trattava di una voce falsa, visto che qualche giorno fa è giunta la conferma del conduttore alla guida de L’Eredità. Il programma comincerà a novembre e andrà avanti fino alla fine della stagione principale. In sostanza hanno eliminato la pausa per le festività natalizie e condenzato i mesi in cui va in onda Reazione a Catena. D’altronde era strano che la Rai rinunciasse ad Insinna proprio dopo l’anno in cui ha fatto registrare risultati eccellenti. Gli ascolti del programma sono ottimi e cambiare formula e conduttore proprio mentre le cose vanno bene è una mossa azzardata e potenzialmente rischiosa.