Amadeus ha definitivamente aperto al Sanremo Ter, ma per accettare ha posto delle condizioni alla Rai: ecco quali sono.
Alla conclusione di un Sanremo estenuante, senza pubblico e gravato dalle solite infinite e sterili polemiche, Amadeus si era accodato alle parole dell’amico Fiorello ed aveva dichiarato che quello del 2020 sarebbe stato il suo ultimo Festival. In Rai però la pensano diversamente e ritengono che dopo i suoi due anni alla conduzione al momento non ci sia nessuno in grado di ripetere i successi da lui ottenuti. Inoltre le scelte musicali compiute da Amadeus hanno cambiato il volto a Sanremo, rendendolo finalmente attuale, vicino ai gusti musicali degli italiani di oggi e soprattutto a quelli dei più giovani.
Il direttore di Rai Uno Stefano Coletta ha cominciato a corteggiare Amadeus già da qualche settimana e piano piano sta definendo l’accordo che lo confermerebbe sul palco dell’evento musicale e televisivo dell’anno. Amadeus adesso non è perentorio ed ha chiarito che sta discutendo con i vertici Rai della sua direzione artistica, ma che questa volta lo sta facendo ponendo delle condizioni di base che devono essere rispettate.
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Festival di Sanremo, le condizioni di Amadeus per la conduzione della terza edizione
Raggiunto da ‘Diva e Donna‘, Amadeus ha chiarito che le sue perplessità non sono di ordine economico ma semplicemente professionale. Il conduttore desidera di poter essere messo nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi per rispetto del Festival della canzone italiana. La prima condizione, dunque, è la tempistica di firma del contratto: “Non voglio arrivare a sapere di fare Sanremo a settembre, come due anni fa, e ritrovarmi con i tempi stretti. La fretta fa male al Festival. Se farò o meno il terzo Sanremo dobbiamo deciderlo prima delle ferie”.
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L’altra condizione nota è l’eventuale presenza di Fiorello. L’amico di Amadeus si era detto fermo nella decisione di non partecipare ad un’eventuale terzo Festival, ma il conduttore Rai farà il possibile per convincerlo, anche solo per una serata: “Io senza di lui il Festival non avrei mai potuto farlo e questo è un fatto. Un altro fatto è che con Fiore non parliamo mai di lavoro quando ci vediamo. Lui dev’essere lasciato libero di decidere se esserci, se una, tre o cinque sere. Quindi se farò il tris, non saprò finché non me lo dirà lui se vorrà esserci o no”.