Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro sono al centro di una polemica per il video del loro nuovo brano Mille: ecco cosa sta succedendo.
“Con Achille Lauro l’idea di fare qualcosa insieme era nell’aria già da un po’” ha spiegato Fedez parlando di Mille, il suo nuovo tormentone estivo. “Orietta è un’icona della musica italiana: la compagnia ideale per portare un po’ di leggerezza”. Anche la stessa Berti è sembrata entusiasta non solo del brano, ma anche dei colleghi: “Sono persone molto gentili ed educate. Fedez è dolcissimo, Achille ha sempre questo modo di cantare da romano che s’annoia, ma molto elegante, poi nei video sembra un principe”.
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In poco meno di ventiquattr’ore il video di Mille ha superato il milione e mezzo di visualizzazioni. Sembra, però, che ci sia un problema: il Codacons avrebbe infatti presentato un esposto all’Antitrust e all’istituto di Autodisciplina pubblicitaria affinché il video non venga trasmesso in tv e sul web. Ma perchè?
Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro: l’accusa del Codacons
Il video di Mille è interamente dedicato agli anni ’60, con tutti i suoi colori sgargianti. Qualcosa però, non ha convinto il Codacons: nel video si possono vedere più volte bagnanti bere Coca-Cola dalle bottigliette di vetro. Niente di male, se si pensa con una mente innocente: la bevanda gassata ha avuto uno dei suoi boom proprio tra gli anni ’40 e gli anni ’70 (tanto che le locandine pubblicitarie più famose della Coca-Cola provengono proprio dal 1960). L’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, però, non la pensa così; Mille sarebbe “una pubblicità camuffata da brano musicale”.
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In effetti, la stessa Orietta Berti nel ritornello canta: “Labbra rosso Coca-Cola”. Una bella occasione per l’azienda, che recentemente ha subito un brutto colpo quando Cristiano Ronaldo durante un’intervista ha invitato il pubblico a smettere di bere bevande gassate (lanciando via dal tavolo proprio due bottigliette di Coca-Cola). Alla fine del video si può leggere del ‘product placement’, ma secondo il Codacons non basta: “Non è immediatamente percepibile dagli utenti, a meno che gli stessi non vadano a cercarla tra i credits del video”.