Fedez, il chirurgo rompe il silenzio: i rischi di recidiva, cosa succede adesso

L’intervento per l’asporazione del tumore è andato bene e Fedez è tornato a casa: quali sono i rischi di una recidiva per l’artista?

Il peggio per Fedez sembra essere passato. Un paio di settimane fa l’artista ha scoperto di avere un tumore neuroendocrino raro al pancreas. I vari oncologi specialisti di questo tipo di tumore hanno spiegato che si tratta di un tumore raro poiché riscontrato poche volte all’anno, ma hanno anche aggiunto che se viene scoperto in tempo c’è la possibilità che l’operazione si essa stessa risolutiva. La notizia, dunque, che il tumore era stato scoperto in tempo, data da Fedez con il suo primo annuncio, era già di per sé positiva.

Ciò nonostante, com’è ovvio che sia quando bisogna confrontarsi con un’operazione e con un tumore, Fedez era stato travolto dalla diagnosi e non riusciva a trattenere le lacrime. I giorni precedenti all’operazione ha ridotto al minimo i messaggi ed i video, preferendo passare il tempo con la moglie ed i figli. Solo dopo che l’operazione è stata conclusa ha parlato apertamente del tipo di tumore che gli è stato diagnosticato e delle sensazioni provate prima e dopo l’intervento.

Fedez è tornato a casa dalla famiglia: quali sono i rischi di una recidiva?

L’operazione è andata bene ed i successivi controlli non hanno palesato nulla di preoccupante. Fedez è dunque tornato a casa per completare la convalescenza insieme alla famiglia. Il momento del ritorno è stato immortalato dallo stesso rapper con alcune storie Instagram in cui lo si vede scherzare con il figlio Leone e abbracciare la piccola Vittoria. Scene decisamente commoventi, che hanno fatto il giro del web e reso felici i milioni di fan.

Pericolo dunque scampato? Attualmente non è possibile dirlo con assoluta certezza. Il rischio di recidiva è presente come per tutte le persone a cui viene diagnosticato un tumore. A spiegarlo a Repubblica è stato il chirurgo del San Raffaele che lo ha operato: “In generale, il percorso di cura di queste neoplasie non si esaurisce mai con il solo intervento chirurgico. I controlli, nel tempo, sono e rimangono fondamentali”.

Il dottor Massimo Falconi ha successivamente spiegato che la frequenza dei controlli è legata alla pericolosità del tumore riscontrata tramite esame istologico. In generale si procede il primo anno con controlli ogni sei mesi, quello successivo possono diventare annuali. Nel caso del tumore di Fedez il rischio di recidiva è basso: “Sappiamo che un tumore neoendocrino ‘funzionante’ come l’insulinoma del pancreas, generalmente ha un rischio di recidiva molto bassa”. Tuttavia, spiega il medico, non vi è mai la certezza: “Ma non è sempre la norma, quindi continuare con i follow up è fondamentale”.

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