La campionessa di scherma Elisa Di Francisca racconta il suo passato difficile in una biografia che contiene verità drammatiche.
Ognuno di noi nasconde un mondo fatto di grande gioie, pensieri, paure e grandi dolori. A vederla trionfare sulla pedana o nelle foto che posta su Instagram, si direbbe che la vita di Elisa Di Francisca, campionessa olimpionica, mondiale ed europea sia perfetta. Lo sport l’ha resa di successo e famosa, la vita le ha regalato un marito che la ama, Ivan Villa, e due figli: Ettore (nato nel 2017) e Brando (che deve ancora arrivare).
Eppure per arrivare a questo punto della vita, in cui ha deciso volontariamente di rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo per dedicarsi alla famiglia e avere un altro figlio, la campionessa ha vissuto momenti veramente difficili. Elisa è stata una di quelle donne che si è innamorata di un uomo violento e che ha rischiato che i suoi eccessi di ira e gelosia portassero a drammatici finali. Lo racconta senza timore di essere giudicata nella biografia (ancora non uscita) di cui ha condiviso un’anticipazione su ‘Repubblica‘:
“Credo di averla scampata. Sono sopravvissuta, alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato. Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche ad una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro”.
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Elisa Di Francisca ed il racconto dell’amore tossico che poteva costarle la vita
Ci vuole coraggio per lasciare un uomo che ti mette paura e che potrebbe reagire violentemente a quella decisione, ce ne vuole forse ancora di più per raccontare quel vissuto, quegli attimi di sofferenza e debolezza così privati, così profondi da metterti totalmente a nudo: “Sono rimasta incinta dello stesso fidanzato geloso e manesco, che mi aveva allontanato anche dalla scherma. Ho interrotto la gravidanza, cercando di cancellare quel momento”. Un dolore, quello dell’aborto, che si è aggiunto a quello che le aveva causato quell’uomo e che ancora oggi, di tanto in tanto si ripresenta: “una sofferenza, un pensiero che torna”.
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Elisa racconta anche del periodo in cui ha avuto una forte attrazione per la compagna Claudia: “Eravamo molto intime, pensavamo allo stesso modo, avevamo una sensibilità comune e c’è stata una pulsione fisica”, e poi ancora racconta: “le ho sempre detto: a me piacciono gli uomini, ma se proprio dovessi baciare una donna quella saresti tu […] lei voleva discrezione, io la provocavo davanti a tutti: dai, amore, sali, che ti aspetto in camera. La seduzione mi piace. Per me era un’esperienza nuova, per lei no, tanto che voleva farmi cambiare idea sugli uomini”.