In questi giorni è tornata virale la lettera di accusa nei confronti della televisione e dei suoi protagonisti scritta da un insegante.
Era il novembre dello scorso anno quando un insegnate adirato si scagliava contro la televisione e i suoi massimi protagonisti. Il docente ha messo per iscritto la propria indignazione nel vedere da anni, giorno dopo giorno, centinaia di adolescenti che imitavano i comportamenti dei personaggi resi noti dalla televisione. Ben presto il disappunto per simili comportamenti ha fatto spazio alla rabbia ed infine alla convinzione che la causa di un simile imbrutimento delle nuove generazioni sia causa dei programmi televisivi “Trash“.
Il ‘J’accuse‘ dell’insegnante ha generato un forte interesse mediatico e social verso la fine dello scorso anno, portando non solo gli utenti social, ma anche buona parte delle testate giornalistiche italiane a discutere sia della lettera d’accuse che del suo contenuto. L’interesse nei confronti di questo duro sfogo è stata tale che si è parlato dell’invettiva contro la D’Urso, Signorini, la De Filippi e la Marcuzzi per diverso tempo, con siti online che hanno riportato la questione fino al gennaio 2021.
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Dura accusa contro la De Filippi e la D’Urso
Con il passare dei mesi, la missiva infuocata dell’insegnate è stata dimenticata dai più, ma non da tutti evidentemente: in questi giorni d’agosto, infatti, l’attacco ai conduttori Mediaset è tornato argomento di discussione sui social. D’altronde la nuova stagione televisiva è alle porte ed il tipo di intrattenimento offerto sarà simile a quello che il professore criticava aspramente. Ecco cosa contestava alle conduttrici e ai conduttori più seguiti e famosi d’Italia:
“Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso.
Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.
Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico”.
Il docente aggiungeva inoltre che questo grave danno inferto alle nuove generazioni è stato fatto con consapevolezza. Pur sapendo che simili esempi non erano educativi per le nuove generazioni, i conduttori accusati non si sono fatti scrupoli a portare avanti questa tipologia di televisione per il proprio tornaconto.