Di recente Donatella Rettore è tornata a parlare della sua lotta contro il tumore, e con l’occasione ha lanciato una pesante accusa: ecco perché.
Donatella Rettore è uno dei principali volti del passato che quest’anno ha deciso di tornare al Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston la celebre artista si esibirà in coppia con Ditonellapiaga, giovane cantautrice romana che da lei ha ereditato l’ironia e la voglia di provocare. Per lei la kermesse canora rappresenta una vera e propria iniezione di energia e speranza, qualcosa di cui aveva un grande bisogno dopo il dramma personale vissuto lo scorso anno.
All’inizio dello scorso anno, infatti, Donatella Rettore ha scoperto di avere un tumore al seno. Inizialmente l’artista pensava e sperava che si trattasse di un tumore benigno e che la rimozione della massa tumorale fosse l’unico ostacolo da affrontare. Ma la neoplasia si è purtroppo rivelata maligna, e molto aggressiva, tanto da rendere necessario un secondo intervento e un periodo di chemioterapia e radioterapia.
Il libero sfogo di Donatella Rettore
In una recente intervista a Diva e Donna Donatella Rettore ha ammesso che in quel periodo ha provato una forte paura: “Mi sono spaventata da morire. Per fortuna i medici lo hanno preso in tempo”. Tutto bene quel che finisce bene, dunque. Ma c’è qualcos’altro che a lei non va giù.
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Il ricovero di Donatella Rettore in ospedale è coinciso con la fase acuta dell’emergenza Covid-19. Il suo timore era che, essendo immunodepressa, qualcuno potesse contagiarla e che il virus potesse esserle fatale. Lo stesso timore che in questi due lunghi anni hanno provato tutti coloro che lottano contro un tumore o una malattia grave.
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“Ma i no vax si rendono conto che sono degli assassini?!? Che per curare loro, specie i non vaccinati che finiscono in terapia intensiva, i malati oncologici e gli altri non trovano spazio?” ha domandato una scandalizzata Donatella Rettore. A suo avviso, costoro “parlano di libertà ma solo loro che ci privano del nostro diritto alle cure”. E lei può dirlo a ragion veduta.