Don Matteo è ad un punto di svolta: se il passaggio di testimone tra Raoul Bova e Terence Hill non dovesse funzionare il futuro è in dubbio.
Le prime puntate della tredicesima stagione di Don Matteo hanno confermato che il pubblico Rai è davvero affezionato alla fiction. Ogni settimana oltre 5 milioni di telespettatori segue le vicende del parroco di Spoleto e il timore si fa sempre più grande. Al momento, infatti, si tratta delle puntate (in teoria le ultime) in cui recita Terence Hill. Sappiamo che a partire dal quinto episodio ci sarà l’ingresso in scena di Don Massimo, nuovo parroco di Spoleto che prenderà il posto di Don Matteo.
Un cambio traumatico per il pubblico appassionato della serie, visto che viene sostituito il protagonista, ma che potrebbe anche non andare così male. Tuttavia le perplessità ci sono, lo hanno chiarito anche gli sceneggiatori ammettendo che attendono i risultati delle puntate con Bova per discutere il da farsi. E perplessi sono anche i fan della fiction, alcuni dei quali ritengono un errore aver deciso di fare andare avanti la serie senza Terence Hill.
Don Matteo: l’arrivo di Raoul Bova sarà un flop? Il parere di Maurizio Costanzo
Una delle telespettatrici ha scritto alla rubrica di Maurizio Costanzo su ‘Nuovo‘, esprimento il suo scetticismo sul successo della serie senza Terence Hill ed il suo fastidio per la decisione dei produttori di non accogliere la richiesta dell’attore di ridurre il numero di puntate per ogni stagione. A suo avviso si è trattato di un errore che costerà caro perché i fan appassionati come lei non dimenticheranno il protagonista a cui sono affezionati.
Il noto conduttore televisivo non è pienamente d’accordo con la sua lettrice. Innanzitutto chiarisce che Terence Hill non è stato defenestrato, ma semplicemente ha deciso di non accettare il progetto che gli è stato sottoposto. Lo stesso attore ha chiarito che aveva bisogno di maggior tempo per la vita privata e non poteva più passare 8 mesi sul set della fiction.
Costanzo sottolinea poi che Terence Hill ha dato disponibilità alla produzione per 4 puntate all’anno, il che non esclude che anche nelle prossime stagioni ci possa essere Don Matteo al fianco di Don Massimo. Passando poi a Raoul Bova, il conduttore ammette che per lui non sarà semplice sostituire il collega nell’immaginario collettivo, ma gli augura di poterci riuscire: “Raoul Bova merità comunque fiducia ed un grosso in bocca al lupo”.