Terence Hill non avrebbe voluto abbandonare il set di Don Matteo, ma la Rai non ha assecondato le sue richieste: ecco il retroscena.
L’addio di Terence Hill a Don Matteo è stato molto sofferto e travagliato. E non solo perché l’attore ha dovuto scegliere tra la fiction che gli ha assicurato una popolarità senza precedenti e l’esigenza di dedicare più tempo a se stesso, alla sua famiglia e agli affetti più cari. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, il Nostro avrebbe voluto andare avanti con le riprese, trasformando però la fiction in un appuntamento più breve. Proposta che la Rai, tuttavia, ha prontamente rispedito al mittente.
Ormai siamo agli sgoccioli: la data d’inizio di Don Matteo 13 è imminente e, dopo le ultime dichiarazioni di Terence Hill, l’attesa si è fatta incandescente. Oggi si è infatti tenuta la conferenza stampa e l’attore ha inviato un videomessaggio dall’America nel quale ha ringraziato tutti per aver seguito per tanti anni Don Matteo, ammettendo di avvertire già la mancanza della grande famiglia della serie tv. Al che è intervenuto Luca Bernabei, produttore Lux Vide, il quale non esclude il ritorno in scena di Terence Hill… ma a proposito della proposta dell’attore di girare meno puntate, quattro in un anno, il manager è stato perentorio.
“Don Matteo non è Montalbano, non possiamo confondere le due cose – ha scandito Bernabei -. Dietro queste serie c’è un grandissimo lavoro di progettazione, per fare Don Matteo ci vuole un anno e mezzo di scrittura, Terence voleva fare quattro puntate quest’anno e quattro il prossimo ma non si poteva fare, ci sono le troupe, persone che pensavano che avrebbero lavorato un anno”.
Per dirla con una metafora, Terence Hill avrebbe voluto la botte piena e la moglie ubriaca. Proposta irricevibile anche per Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, che ha affermato: “Noi dobbiamo il rispetto ai nostri telespettatori e fruitori. Dobbiamo dare una serialità quanto più lunga possibile, a Don Matteo si chiede di vederlo per due mesi, alcuni ci chiedono anche di più, di fare dodici prime serate. Sarebbe stato un cambiamento ingiustificato, trasformare Don Matteo in un film tv”.
A smorzare un po’ la tensione ci ha pensato Raoul Bova, lui pure presente in conferenza, che prenderà il posto di Terence Hill: “Don Matteo rimarrà sempre Don Matteo e Terence resterà sempre Terence, per sempre – ha detto -. Per me l’importante era non sostituire, il senso era cambiare una serie per farla andare avanti. Prendere gli elementi che funzionavano e farli andare avanti. […] Terence e io ci siamo incontrati, io l’ho guardato negli occhi e volevo sentire un consenso, credevo che fosse giusto guardarlo in faccia e che ci fosse questo passaggio, questo testimone. Me l’ha dato”. Ad maiora.
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