Don Luca De Rosa è un sacerdote indagato per aver sottratto 40mila euro a due fratelli disabili. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui.
Appropriazione indebita: è questa l’accusa di cui deve rispondere Don Luca De Rosa della chiesa di Santi Martino e Lucia a Foggia, raggiunto da una misura cautelare emessa dal Tribunale di Foggia che gli impone di rimanere nella dimora del comune di San Severo. Il parroco di Apricena, 50 anni, è indagato per aver sottratto 40mila euro a due fratelli disabili affetti da gravi patologie psichiatriche.
L’identikit di Don Luca De Rosa
“Ci assisteva, era il nostro tutore. Io sono invalido al 90%, mio fratello al 100%. Ci negava l’estratto conto bancario, come se non ci spettasse. Insospettiti andammo in banca e scoprimmo una cifra irrisoria”: questa, in sintesi, la denuncia dei fratelli Giuseppe e Michele Tortoni.
Stando a quanto appurato dalla Procura e dalla Guardia di Finanza, il periodo in cui il parroco ha sottratto i 40mila euro è compreso tra il 2019 e il 2020. Il prete, secondo la sua difesa, avrebbe prelevato la grandissima somma da un conto corrente bancario che aveva cointestato con i due fratelli.
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L’avvocato di Don Luca De Rosa, Roberto De Rossi, ha affermato che quei soldi “sarebbero serviti per il sostentamento dei due parenti”, precisando “solo che ho avanzato, all’esito dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto il 7 aprile scorso, una istanza di revoca della misura cautelare a cui è sottoposto il mio assistito, anche alla luce dei molti e puntuali chiarimenti che quest’ultimo ha fornito davanti al Gip”.
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Sulla vicenda è intervenuta anche la diocesi di San Severino che ha voluto precisare che il prete non è agli arresti domiciliari, ma risiede a San Severino in attesa delle giuste verifiche di tipo solo amministrativo.