Attimi di gelo su Rai 1 durante l’odierna puntata di Domenica In: ecco cosa ha detto l’esperta Maria Rita Gismondo a proposito delle vittime del Covid-19.
L’ultima puntata di maggio di Domenica In, come sempre su Rai 1, è stata in buona parte dedicata all’emergenza coronavirus (fortunatamente sempre meno grave) e alla campagna vaccinale. Molti gli ospiti intervenuti nel salotto di Mara Venier, tra cui l’ormai nota virologa Maria Rita Gismondo. La quale si è lasciata andare a qualche affermazione forse non troppo ben ponderata…
L’infelice uscita di Maria Rita Gismondo
Nello studio della rete ammiraglia di Viale Mazzini sulle questioni legate alla pandemia si sono confrontati quello che è ormai un ospite fisso, Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute grillino, Monica Setta e Mauro Meazza, giornalista e scrittore, nonché Maria Rita Gismondo, direttore di Microbiologia clinica presso l’Ospedale Sacco di Milano, lo stesso dove opera Massimo Galli, altro esperto che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere.
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E proprio una frase della Gismondo ha innescato una piccola polemica sui social. Facendo il punto sulla situazione pandemica, l’esperta ha osservato: “L’importante è che i morti siano costanti”. Apriti cielo. Il significato della frase incriminata si desume abbastanza facilmente: l’importante è che le vittime non aumentino. Ma probabilmente la formula scelta non è stata delle migliori. E così sono subito fioccate critiche su Twitter: “L’importante sarebbe che i morti non ci fossero proprio”, commentava caustico un utente, poi seguito da una lunga schiera di voci critiche.
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La stessa Gismondo, vale la pena di ricordarlo, ha lanciato di recente un allarme sulla campagna vaccinale. L’esperta ha affermato che “non si può parlare di immunità di gregge con gli attuali vaccini”. Un invito alla prudenza, il suo, visto che gli attuali sieri “prevengono la severità della malattia ma non bloccano la circolazione del virus, anche se la attenuano e la riducono”. E questo sì che è importante.