L’attrice di Doc-Nelle tue mani Alice Arcuri ha raccontato una pagina dolorosa del proprio passato: ecco le sue parole.
Alice Arcuri è ormai un volto popolare del piccolo schermo grazie a Doc-Nelle tue mani. L’attrice 38enne ha iniziato a lavorare in televisione dopo un lungo percorso teatrale, e attualmente presta la voce e il volto alla dura e intransigente infettivologa Cecilia Tedeschi, “rivale” dell’amato protagonista Andrea Fanti. Una volta tato, però, anziché parlare del suo lavoro ha finalmente deciso di raccontare qualcosa sulla sua vita privata.
Alice Arcuri ha un figlio di sette anni, Giovanni, un marito, Luigi, che lavora come agente marittimo, e un passato doloroso alle spalle: per anni ha dovuto lottare contro una malattia rara, scoperta quando andava ancora alle medie, durante gli allenamenti di scherma, che praticava a livello agonistico.
La battaglia segreta di Alice Arcuri
La malattia che ha colpito Alice Arcuri è un malallineamento femoro patellare, ovvero una malformazione che causa problemi alle ossa dei femori e alle anche. Lei ha cominciato ad accusare i primi dolori durante alcune gare, e col tempo la situazione si è via via aggravata. Di qui la scelta – forzata – di lasciare la scherma e passare al nuoto. Ma la situazione non è migliorata. Solo dopo un’infinità di visite, esami e controlli il papà di Alice – un ex medico – ha trovato un collega negli Stati Uniti che è riuscito a identificare la malattia e trovare la cura adatta.
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“Mi avevano detto che avrei dovuto operarmi, lui invece mi consigliò un particolare tipo di fisioterapia – ha raccontato Alice Arcuri a DiPiù -. Ha funzionato, ora sto bene, anche se, a causa della mia malattia, mi sono venute un po’ di gambe storte”
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Dopo aver rinunciato suo malgrado a praticare sport a livello agonistico, Alice Arcuri ha iniziato a recitare, spinta dalla madre che l’ha iscritta a un corso di recitazione. E dire che lei stessa pensava di diventare un medico, venendo da una famiglia di infettivologi e chirurghi. Tant’è. A giudicare dalla sua bravura, era tutto scritto nel destino…
