Matilde Gioli ha una granitica certezza: aver finalmente trovato l’uomo della sua vita. Ma al tempo stesso prova una grande paura: ecco perché.
Matilde Gioli è senza ombra di dubbio la regina delle fiction italiane. Tanti i titoli di successo ai quali ha preso parte, tra film e serie, e che la consacrano come un’attrice tra le più brillanti nel nostro paese. Ma è anche una donna innamoratissima del suo fidanzato Alessandro Marcucci, istruttore di equitazione, e di suo padre, che purtroppo è venuto a mancare dieci anni fa a causa di un tumore. Ed è parlando della sua vita provata che rivela un tratto inedito del suo carattere.
La confessione fiume di Matilde Gioli
Matilde Gioli ha un grande timore: “Che il mio uomo s’innamori di un’altra. So che capita. Perché è successo anche a me”. Lui risponde al nome di Alessandro Marcucci ed è un istruttore di equitazione. “Siamo un duo bizzarro e carico di roba”, ha scritto sui social. “Alessandro è il grande amore della mia vita. Ho avuto altre storie, ma lui è l’unico da cui mi sono lasciata raggiungere davvero, l’unico con cui mi sento pronta a fare un figlio, anche subito, anche domani. È il mio migliore amico, la mia guida, mi fa ridere da pazzi, adoro l’odore della sua pelle. E sa rassicurarmi quando cado nelle mie paranoie, in certe paure che non riesco a dominare”.
Ciò non toglie che Matilde Gioli sia terrorizzata al pensiero di “essere tradita” e “che Alessandro possa guardare altrove, preferire un’altra a me. Ogni volta che ha delle ragazze a lezione lo bombardo di domande: ‘C’era una carina?’. E se mi risponde di sì, perché Alessandro è sincero, perché non ha retropensieri, mi innervosisco”. Entrambi si amano e si rispettano, ma per lei il discorso poco cambia: “Perché so che succede, di tradire. E lo so perché l’ho fatto, ho tradito. È successo anni fa, stavo con una persona da un bel po’, apparentemente andava tutto bene. Poi, per un film che stavo girando, mi spedirono in un maneggio a prendere lezioni. Era la prima volta, mai fatto equitazione in vita mia. L’istruttore mi prese per mano, sellò il cavallo e mi fece scoprire un’emozione mai vissuta: io e la natura eravamo un tutt’uno. Rimasi incantata. Persi la testa per lui, per gli animali, per tutto”. Non durò, ma i cavalli sono rimasti…