La mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, si è scagliata su Facebook contro chi fa informazione senza coerenza e omettendo dettagli importanti.
Il caso della piccola Denise è purtroppo ancora lungi da una soluzione. Le indagini e le ricerche vanno avanti ma, almeno finora, senza alcun risultato. E, come se non bastasse, la mamma della piccola scomparsa 17 anni fa da Mazara Del Vallo, Piera Maggio, deve anche fronteggiare certa informazione a suo dire superficiale e incoerente.
Quelle pesanti ombre sul caso di Denise Pipitone
In un lungo e vibrante post su Facebook Piera Maggio mette in luce alcuni dettagli che verrebbero raccontati dai media in maniera poco o per nulla chiara e del tutto incoerente. “INFORMAZIONE E COERENZA DOVE SIETE?… 🤔” domanda la mamma di Denise, per poi passare ad “🔵 ALCUNI CHIARIMENTI. FATTI CONCRETI”.
“La Corte Di Cassazione – scrive Piera Maggio -, ha assolto Jessica Pulizzi ‘per insufficienza di prove’, però RICONOSCE il movente e lo ATTRIBUISCE anche alla madre Anna Corona.
Se dobbiamo tener conto della sentenza della Suprema Corte, di cui ne siamo rispettosi, lo dobbiamo in tutto. (La Cassazione è giudice di legittimità, non di merito, garante della corretta applicazione delle norme, soprattutto procedurali)”.
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“Gli atti della singola persona – continua Piera Maggio – vanno letti non separatamente dal processo svolto, si deve tenere conto dello sviluppo avvenuto in dibattimento. Esempio: Gli alibi di Jessica Pulizzi, il 1 settembre 2004, durante il processo non hanno trovato riscontro. Dopo 17 anni, alcune persone centrali sul caso del rapimento di Denise, sono prossimi alla santificazione, solo perché alcuni hanno deciso così…”.
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E conclude: “Piera Maggio, NON È la Corte di Cassazione. Dire quello che fa più comodo non è fare informazione tanto meno garantismo. P.s. Anna Corona, NON HA subito nessun processo. Gaspare Ghaleb, è l’unico ad essere stato condannato per false dichiarazioni al P.M condanna poi andata in prescrizione”.
