Notizia drammatica: uno di coloro che ha preso parte alle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone è deceduto, tutti sconvolti.
Si è spento nelle scorse ore l’ex procuratore di Termini Imerese e Marsala Alberto di Pisa. L’ex magistrato era malato di tumore ormai da diverso tempo e solo qualche giorno fa, il 3 febbraio, era stato dimesso dall’ospedale in fin di vita. Per lui non c’era più nulla da fare ed i medici hanno permessoa ai familiari di fargli passare le ultime ore della sua vita in casa e immerso nell’affetto della famiglia.
Con Alberto di Pisa se ne va un uomo di giustizia, con una carriera importante nella lotta alla criminalità organizzata. Il primo a commentare la scomparsa dell’ex magistrato è stato il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, il quale ai media ha dichiarato: “Con lui scompare un illustre giurista da sempre in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata. L’ho conosciuto subito dopo il mio insediamento a Palazzo d’Orleans e, avendone apprezzato il rigore morale e la competenza amministrativa, l’ho nominato commissario straordinario del Libero consorzio di Agrigento, dove ha profuso con tenacia il proprio impegno”.
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Morte Alberto di Pisa: il suo ruolo nelle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone
Negli anni ’80 Alberto di Pisa ha fatto parte del pool Antimafia di Palermo in qualità di sostituto Procuratore. Alla fine di quel decennio, però, il suo ruolo nel pool è stato messo in discussione. L’ex magistrato era stato accusato di essere “Corvo”, ovvero l’autore di lettere e missive anonime contro magistrati e investigatori e di aver gestito illegalmente il pentito di mafia Totuccio Contorno. Dopo una condanna ad un anno e sei mesi in primo grado, è stato definitivamente scagionato nel 1993 “Per non aver commesso il fatto”.
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Negli anni 2000 ha preso l’incarico di Procuratore di Termini Imerese e Marsala e tra le altre indagini è stato coordinatore delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. Nel 2015 ha rimesso l’incarico per sopraggiunto limite d’età. Dopo il pensionamento ha continuato a lavorare, divenendo il commissario straordinario del libero consorzio comunale della Provincia di Agrigento. Verrà seppellito nella cappella di famiglia della moglie in Calabria, a Rizzuti.