In un recente post Piera Maggio è tornata a parlare della scomparsa della figlia Denise Pipitone e delle indagini di questi anni.
Sono passati ormai 17 anni da quel primo settembre 2004 in cui Denise Pipitone, all’epoca bimba di 4 anni, è scomparsa dalla sua casa di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Le prime indagini si sono concluse con un nulla di fatto: gli inquirenti avevano individuato in Jessica Pulizzi, sorellastra della bimba scomparsa, la colpevole del rapimento, ma in sede processuale la ragazza è stata assolta in tutti e tre i gradi di giudizio.
Per anni, dopo la sentenza, sul caso è calato il sipario, ma nei mesi scorsi alcune segnalazioni riguardanti la bambina hanno riattivato l’interesse dei media e quello degli inquirenti sulla misteriosa sparizione. Tra gli indagati sono stati messi Anna Corona, compagna del padre naturale di Denise quando la piccola è scomparsa, e Giuseppe Della Chiave, ritenuto possibile complice del rapimento.
Tuttavia le indagini non hanno portato a nulla di concreto ed il pubblico ministero ha chiesto che l’indagine fosse archiviata. A dover decidere sulla questione è il gip di Trapani incaricato di esaminare il caso. Contro l’archiviazione si è opposto il legale di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, i genitori della bimba scomparsa. Ma starà al giudice decidere se continuare o meno le indagini nei confronti di Anna Corona.
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Denise Pipitone, Piera Maggio si oppone alla chiusura del caso: “Nessuno cerca davvero”
L’opposizione del legale si basa principalmente su due intercettazioni che riguardano proprio Anna Corona. Nella prima, parlando con la figlia Alice, si sente la donna che dice: “Lo vuoi sapere chi è stato allora? Siamo stati io e Giuseppe”. Chi è questo Giuseppe a cui si riferisce? La donna parla con la figlia di Denise Pipitone? L’altra intercettazione riguarda sempre Anna Corona, che questa volta parla con la madre: “Se l’è portata Luigi”. Anche in questo caso non vi è certezza del fatto che si riferisca a Denise e non si sa chi sia questo Luigi.
Si crede tuttavia che Luigi sia un amico di Anna Corona che vive a Bergamo. I due dal 2002 al 2004 hanno avuto un rapporto telefonico intenso e si sono sentiti anche il giorno in cui la bambina è scomparsa. Il legale di Piera Maggio ha chiesto un’approfondimento sull’utenza telefonica, al fine di avere certezza che quel giorno la cercasse proprio Luigi, ma anche di capire cosa si stessero dicendo.
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In attesa che il Gip prenda una decisione sul caso, Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno commentato la vicenda con un lungo post Facebook:
“Noi vorremmo che si faccia chiarezza su tutta la vicenda che ci coinvolge.
Vorremmo che ogni operatore di giustizia intento a lavorare sul nostro caso, non perdi il focus dell’obbiettivo principale, spogliandosi da quello che ricopre la propria veste privata che nulla ha a che fare con la giustizia. In tutti questi anni, nonostante l’immenso dolore, siamo stati sempre corretti, il nostro legale ha lavorato sempre con onestà e professionalità con il solo obbiettivo di dar voce a Denise. Vogliamo la vera verità, quella che per qualche ragione fatica ad emergere nonostante ci siano elementi importanti, gravi e incontrovertibili.
Oggi, alla luce dei fatti, ci sentiamo di dire che abbiamo paura per quello che potrebbe accadere in futuro al nostro caso, l’oblio totale. Non ci sentiamo tutelati.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di persone rispettose, con il senso di coscienza, umanità e giustizia. Denise, non è scomparsa, non è andata via da sola ma è stata vigliaccamente rapita, privata dell’amore della sua famiglia e della sua identità. In uno Stato civile, i colpevoli del rapimento di una bambina, non possono rimanere impuniti, liberi. Non chiediamo giustizialismo ma vogliamo la vera verità.
Rimaniamo rispettosi in attesa della decisione da parte del Gip”.