Denise Pipitone, colpo di scena: l’indizio che non è mai stato verificato

A Storie italiane su Rai 1 Francesco Lombardo, carabiniere che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone, ha rivelato clamorose novità sul caso. 

Nuovo colpo di scena sulla drammatica vicenda di Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo scomparsa 17 anni fa e mai ritrovata. A Storie italiane, il programma di Rai 1 condotto da Eleonora Daniele, un carabiniere che indagò sulla scomparsa della piccola, Francesco Lombardo, ha rivelato delle vere e proprie indiscrezioni bomba.

La pista choc sulla drammatica vicenda di Denise Pipitone

Le parole Francesco Lombardo gettano nuove inquietanti ombre sul giallo di Denise Pipitone. Il carabiniere che a suo tempo indagò sulla piccola ha ricostruito nel dettaglio la dinamica dell’operazione da lui condotta: “Partiamo con la mia squadra il 3 settembre – ha ricordato ai microfoni del programma di Rai 1 -. Al terzo giorno decidiamo di intervenire e di fare un’indagine diversa. A ottobre un mio collaboratore ha trovato un foglietto sul parabrezza in cui veniva minacciato, in cui gli veniva chiesto se non si fosse stancato di girare per Mazara del Vallo”.

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Ecco l’elemento che potrebbe cambiare le carte in tavola. In quel foglietto “c’era scritto che era un fatto grosso per colpire la famiglia Maggio, non c’entrava la pedofilia o il traffico d’organi – ha aggiunto il carabiniere -. Questo ha creato all’interno delle nostre famiglie un certo malessere, abbiamo trincerato i bambini in casa”.

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A Storie italiane si è anche parlato degli spostamenti anomali di Anna Corona: la sera del 2 settembre, il giorno dopo la scomparsa di Denise, le celle del suo cellulare hanno agganciato Carini, Trapani, Mazara del Vallo, Partinico. “Come faceva a stare al lavoro e in tutti questi posti?”, ha domandato la conduttrice, Eleonora Daniele, aggiungendo che “il cellulare sarebbe stato spento ogni volta che usciva da Mazara del Vallo. Solo che ogni volta che veniva riacceso agganciava l’ultima cella in cui il cellulare sarebbe stato”. Il mistero s’infittisce ancora di più.

 

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