Il conduttore Gianluigi Nuzzi ha risposto a Piera Maggio, spiegandole perché continueranno ad occuparsi del caso Denise Pipitone.
Da mesi ormai il caso Denise Pipitone è tornato centrale nella cronaca italiana. Il risalto mediatico alla vicenda viene portato avanti da quotidiani, settimanali, riviste e programmi televisivi di vario genere. La mamma della piccola, Piera Maggio, è grata del fatto che si cerchi di reperire informazioni sulla figlia, ma in alcuni casi ha trovato eccessivo, scorretto o irrispettoso il tipo di copertura che è stato offerto sul caso.
Dopo la puntata di settimana scorsa di Quarto Grado, Piera Maggio aveva diffidato il programma dal trattare nuovamente il caso della figlia. Ecco cosa si legge sul post pubblicato dalla donna su Facebook: “Si diffida il programma Quarto grado a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi, dimostrando al contrario, un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista”.
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Caso Denise Pipitone, Nuzzi risponde a Piera Maggio: “Continueremo a parlarne”
In apertura della puntata di ieri 25 giugno, il conduttore di ‘Quarto Grado‘ ha risposto alle parole di Piera Maggio, spiegandole che nonostante la diffida il programma continuerà ad occuparsi del caso. Nuzzi spiega: “Abbiamo un patto che lega noi giornalisti di Quarto Grado a voi, che è quello di dare le notizie. E’ un patto che abbiamo sempre rispettato”. Il conduttore successivamente aggiunge: “Lo dico perché se mamma Piera Maggio vuole delle scuse da noi io non ho problema a chiedere scusa perché mamma Piera è una vittima di questa storia. Da 17 anni sta cercando la verità, capire cosa è successo alla povera Denise”.
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Ciò nonostante Nuzzi spiega ai telespettatori e a Piera Maggio: “Ma per noi il patto con voi telespettatori è di dare notizie, dare documenti, vuol dire approfondire e farne un racconto e incontrare il vostro interesse. Ed è per questo che noi continueremo a fare il nostro lavoro che è quello di dare notizie e lo continueremo sempre“. Infine, pur non citandola direttamente, fa riferimento alla diffida e dice: “Perché nessuno può decidere cosa i giornalisti devono occuparsi, di quali argomenti e temi mettono in scaletta e cosa no. Noi lo faremo sempre, anche questa sera”.