Non ci sono piste sul rapimento di Denise Pipitone ma le ricerche non si fermano, così come gli appelli alle persone informate dei fatti.
Il primo settembre di quest’anno saranno passati 18 anni da quel terribile giorno in cui Denise Pipitone, all’epoca una bimba di appena 3 anni, è scomparsa dal cortiletto sotto casa, a Mazara del Vallo. Lo scorso anno sembrava che le nuove indagini potessero portare ad una verità, ma così non è stato. Gli inquirenti non hanno trovato prove che collegassero apertamente Anna Corona e Giuseppe Della Chiave al sequestro della bambina e sono stati costretti ad archiviare nuovamente il caso.
I PM che si è occupato di queste nuove indagini ha promesso che le ricerche non verranno abbandonate e che se ci saranno indizi da seguire verranno approfonditi, nella speranza che questa volta conducano ad una pista concreta. Le parole del pm sono state accolte con speranza da Piera Maggio, la madre della piccola che non si è mai arresa e che ancora oggi cerca informazioni su ciò che è capitato alla figlia. La donna si è infatti augurata che non fossero parole di circostanza e che le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone non venissero definitivamente accantonate.
Denise Pipitone, duro messaggio a chi sa e non parla: “Siete complici”
Il terribile caso di cronaca ha coinvolto tutta Italia e ci sono numerose persone che seguono anche attivamente le ricerche portate avanti da Piera Maggio e tutti gli sviluppi sul caso. Nelle scorse ore la pagina Instagram di Piera Maggio -‘Missing Denise Pipitone‘ – ha pubblicato un nuovo appello, rivolto in questo a caso a coloro che sono a conoscenza dei fatti ma che in questi anni si sono rifiutati di parlare con la polizia per timore o per omertà.
Si tratta di un manifesto in cui al centro della foto ci sono gli occhi di Denise da bambina, sopra si legge: “Chi tace è complice”, rivolto alle persone che in questi anni hanno mantenuto il silenzio. Sotto c’è un messaggio rivolto invece a chi la bambina l’ha rapita: “Guardatemi negli occhi, Mostri! Avete colpito me, io che ero indifesa, Vigliacchi!”. Come didascalia viene aggiunto un altro messaggio dal forte impatto: “I miei occhi saranno la vostra condanna”.
Per completare il post vengono inserite le date di nascita e scomparsa della piccola. Viene anche chiarito che non si è trattato di un incidente, che Denise non è scomparsa, ma è stata rapita, sottratta con la forza all’amore della sua famiglia. Ennesimo stimolo a parlare per chiunque avesse informazioni.