Falsità e ipocrisia: ecco secondo Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, i due principali ostacoli che si frappongono alla ricerca della bimba scomparsa da Mazara Del Vallo 17 anni fa.
Piera Maggio non demorde. La mamma di Denise Pipitone rilancia il suo j’accuse in un post su Facebook vibrante di dolore e indignazione sul muro di omertà che circonderebbe le indagini sulla scomparsa della bimba che ormai 17 anni fa ha fatto perdere ogni traccia di sé.
Quelle ombre sulla drammatica vicenda di Denise Pipitone
“Se la falsità è l’ipocrisia potessero parlare, chissà quante cose avrebbero da dire…”: così esordisce Piera Maggio sul social network. Il suo è uno sfogo – l’ennesimo – di una donna lacerata dal dolore per la scomparsa della sua bambina, ma ancora animata dalla volontà di andare fino in fondo nella ricerca della verità. Impossibile anche solo immaginare tutte le emozioni che lei e Pietro Pulizzi provano in questo momento.
“Noi – continua Piera Maggio – da sempre ci sentiamo a posto con la coscienza e NON per frase fatta, ma per davvero. Per qualcuno invece, abbiamo dei seri dubbi, se non hanno un cuore, figuriamoci una coscienza…tempo a tempo. A loro auguriamo lunga vita, con un percorso che li porti a riflettere tanto su se stessi, e chissà, magari anche ad avere dei rimorsi”.
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“Chi ostacola la ricerca e la verità su Denise, non vuole il suo bene, né tantomeno il nostro – conclude Piera Maggio -. Prima di tutto, cercate dentro di Voi la coscienza e poi mettetela a vostro servizio. Siamo sicuri che vi porterà bene nel tempo”. Firmato: “Piera Maggio & Pietro Pulizzi
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