Il governo discute per variare i parametri di assegnazione dei colori alle regioni e per allentare la misura del coprifuoco: cosa cambierà?
Sin dal 26 aprile, giorno in cui sono state concesse le prime aperture in zona gialla, gli italiani e la destra nella maggioranza spingono affinché il governo riveda le concessioni offerte agli italiani. Cavalcando l’onda del dissenso nei confronti delle decisioni prese dal governo draghi, la Lega chiede che venga allentata la misura del coprifuoco e venga quantomeno spostato alle 23 per consentire agli esercizi di lavorare di più, ma anche e soprattutto per attrarre i turisti dall’estero.
L’andamento della curva dei contagi (mai così bassi dall’ottobre scorso) e quello della campagna vaccinale (24 i milioni di dosi somministrate) inducono ad essere ottimisti e anche quelli che in questi mesi sono stati più cauti, come il ministro Speranza, sono concordi che qualche concessione in più alle riaperture possa essere fatta. Se però la Lega invoca la riapertura di tutto e la cancellazione del coprifuoco, il PD, il Movimento 5 Stelle e lo stesso Mario Draghi predicano calma. Tutti, insomma, vorrebbero riaprire, ma il premier vuole aprire gradualmente, in base all’andamento della curva epidemiologica e della campagna vaccinale, così da poter aprire una volta per tutte e non dover fare nuovamente passi indietro.
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Coprifuoco alle 23 e nuove regole per il colore delle regioni
Nonostante prevalga e prevarrà il principio della prudenza, è probabile che il governo faccia qualche piccola concessione alle richieste dei lavoratori e della destra di governo. Possibile, infatti, che il coprifuoco venga spostato di un’ora (alle 23) ma non oltre. Il motivo di questa concessione minima è il timore che parte degli italiani vedano un eccessivo allentamento come un liberi tutti: le immagini delle spiagge e delle vie dello shopping affollate, le risse avvenute nel fine settimana oltre il coprifuoco e le feste matrimoniali clandestine spaventano il governo e invitano ad ulteriore prudenza.
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Il cambio del coprifuoco è atteso per lunedì 17 maggio, giorno in cui potrebbe divenire effettivo anche il cambio dei parametri delle zone. Le Regioni in bilico tra giallo e arancione hanno chiesto al governo una modifica per evitare di finire rapidamente in zona arancione. Su questa sta lavorando Silvio Brusaferro con il Cts. Probabile che venga dato maggior peso all’incidenza giornaliera e all’Rt ospedaliero invece che a quello complessivo. In questo modo le restrizioni scatterebbero solo in caso di pressione eccessiva sulle strutture sanitarie.