Anche il phon incide sulle spese in modo sostanziale. Possiamo diminuirne l’impatto sulla bolletta attraverso delle azioni basilari.
In questo periodo storico non si fa che parlare di caro bollette, le famiglie sono costrette a razionare i consumi di gas e di conseguenza elettricità, per far quadrare i conti. L’economia domestica si affatica, inevitabilmente. Nonostante le difficoltà, non stiamo ottenendo risposta da chi potrebbe gestire la situazione. Ma nel nostro piccolo possiamo agire mettendo in atto una serie di abitudini di consumo, capaci di contenere le spese di gas e corrente elettrica.
Banalmente il principio guida da seguire è limitare l’impiego degli elettrodomestici, ma per quelli che richiedono un’utilità continua (come frigoriferi e congelatori)? Sarebbe opportuno puntare sulle classi A o superiori, vale a dire ad elevata efficienza energetica, che sulla bolletta si tradurrebbe in una diminuzione significativa dei costi. Oggi parleremo dell’efficientamento energetico di un elettrodomestico sottovalutato, il phon, ossia di come utilizzarlo al meglio ma con il minor spreco.
Perché proprio il phon? Usato in larga misura dalle donne, viene svalutato nella capacità di influire sul rendimento domestico: i consumi di un asciugacapelli possono arrivare infatti a 2,4 kW/h. Anzitutto, la conoscenza delle diverse funzionalità può aiutarci a ottimizzarne l’utilizzo, quindi non solo il tempo in cui rimane acceso (per questo aspetto conta anche molto la qualità dell’apparecchio).
Altri elementi da considerare sono infatti la potenza e la temperatura. Facciamo caso alle impostazioni del nostro apparecchio, se è al massimo delle sue capacità assorbirà molti KW: vi suggerisco perciò di iniziare alla massima potenza e temperatura, per poi abbassarle, fino a ultimare così l’asciugatura.
Potremmo efficientare il trucchetto del phon, scegliendo di asciugare i capelli in una stanza asciutta, a basso contenuto di umidità. Dopo una doccia il bagno ingabbia una quantità elevata di vapore che chiaramente rallenta il processo di asciugatura. Far dissipare l’aria calda aprendo le finestre o spostarci in una stanza più asciutta può essere risolutivo.
Infine un altro trucco, auspicabile come abitudine, è quello di tamponare con l’asciugamano i capelli umidi. Potremmo avvantaggiarci già quando li strizziamo alla fine del lavaggio. Eliminare l’umidità dai capelli non solo diminuisce il tempo di attivazione del phon, ma regala l’aspetto di una chioma più liscia e ordinata.
È nella responsabilità di tutti orientarsi verso modi di fare volti al minor spreco, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Sappiamo bene quanto il risparmio energetico incida non solo sul portafogli, ma anche sull’ambiente. Orientarvisi non dovrebbe essere una scelta, ma un impegno irrinunciabile.
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