Raggiunto il traguardo dei 70 anni, Claudio Baglioni fa un bilancio della sua carriera e racconta i suoi inizi e la sua gioventù.
Prossimamente Claudio Baglioni debutterà sulla piattaforma ItsArt voluta dal ministro della Cultura Franceschini, con un opera-concerto biografica che racconta in musica i passi più importanti della sua vita. Un racconto che il cantautore ha voluto dedicare interamente alla madre, la sua prima fan e colei che lo ha spinto a credere nel suo talento e intraprendere la carriera da cantante. Nell’opera di Baglioni si mischieranno racconto e concerto, spettacolo di danza e coreografie di livello (alle quali parteciperà Eleonora Abbagnato). Insieme a lui a suonare tutti i brani del suo ultimo album (colonna sonora dell’opera) il pianista Danilo Rea e il figlio Giovanni Baglioni (chitarrista di grande talento). Le coreografie sono state affidate a Giuliano Peparini, mentre il racconto a Pierfrancesco Favino.
Un’opera magna, la più grande mai ideata da Baglioni nella sua carriera, che rappresenterà una summa di tutte le attività svolte nel corso di una vita eccezionalmente appagante. La dedica alla madre è d’obbligo proprio in considerazione del successo raggiunto in questi decenni. Senza il suo supporto morale, infatti, Claudio non avrebbe mai avuto il coraggio di affrontare il pubblico per via di una timidezza che ancora oggi lo accompagna fuori dal palco: “Da ragazzino mi chiamavano ‘Agonia‘ perché non ero particolarmente brillante o intraprendente”.
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Claudio Baglioni rivela: “Tutto merito di mia madre”
In un’intervista concessa al settimanale Diva&Donna, Baglioni racconta di come proprio la famiglia lo abbia spinto a dedicarsi alla musica: “Sono arrivato a fare questo mestiere per caso, pensavo che il successo non sarebbe mai arrivato ed invece sono stato smentito. C’è il ricordo di mia madre (in una delle canzoni dell’ultimo album, ndr) della mia famiglia, ho avuto la fortuna di avere dei genitori che non erano contrati al fatto che il figlio facesse ‘L’artista’ e ai miei tempi era un’anomalia”.
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La madre in particolare voleva che si concentrasse sulla sua passione e mettesse a frutto il suo talento: “Mia madre mi diceva: ‘Canta che a studiare ti si rovinano gli occhi'”. Il cantautore ricorda in seguito la sua prima esibizione: quella al festival di Centocelle quando aveva appena 13 anni. La sua timidezza lo aveva paralizzato e sono stati i genitori a prepararlo all’appuntamento: “Tipo Festival di Sanremo, mio padre fece da direttore artistico e scelse la canzone, mia madre da stilista, perché faceva la sarta, e mi vesti con una camicia rosa e pantaloni celesti. Ero come un confetto”.