Chi l’ha Visto è tornato a occuparsi del caso Luigi Sebillo, il 15enne misteriosamente scomparso nel 2003: ecco l’appello dei suoi genitori.
“La strana scomparsa di Luigi Sebillo: I genitori non si arrendono, sono convinti che qualcuno conosca la verità sul ragazzo di 15 anni sparito nel 2003 da #PraiaaMare (#Cosenza). ‘Perché nessuno parla? Qualcuno ha informazioni utili?'”: è quanto sui legge sul profilo Instagram ufficiale di Chi l’ha visto, lo storico programma di Rai 3 dedicato alla segnalazione e alla ricerca di persone scomparse. Scopriamo insieme le ultime novità sulla triste vicenda.
Nelle scorse ore i microfoni di Chi l’ha visto hanno dato voce alla testimonianza di una madre disperata e che da quasi vent’anni non si dà pace. Suo figlio Luigi Sebillo è sparito a soli 15 anni nell’ormai lontano 2003 e da allora di lui non si è saputo più nulla. Eppure ci dev’essere qualcuno che ha visto o sentito qualcosa. Perché tutto questo inspiegabile silenzio?
La donna ha ricordato innanzitutto le ore che hanno preceduto la drammatica scomparsa dell’adolescente. Luigi aveva organizzato un’allegra gita fuori porta per dedicarsi a una delle sue principali passioni, la pesca, in compagnia di alcuni amici. Come sempre aveva preparato tutto nei minimi dettagli e, dopo essere passato a fare un saluto ai suoi nonni, ai quali era molto legato, si era congedato anche dai genitori, con la promessa di riabbracciarli di lì a poco.
Così, attrezzato di tutto punto, Luigi era partito per la battura di pesca. Lo aveva raggiunge un suo amico e i due, presa una barca a remi, avevano mollato gli ormeggi per avventurarsi nel mare calabrese. Un mare azzurro come pochi altri, quello di Praia a Mare, una delle più rinomate località balneari della Calabria. Era il 23 febbraio: una giornata soleggiata e molto tranquilla che non lasciava presagire nulla di tragico. Ma al largo del mare è successo qualcosa che non è mai stato portato a galla. Gli amici di Luigi si sono chiusi in un silenzio impenetrabile. Perché?
L’ipotesi è che Luigi si sia tuffato in mare probabilmente nel tentativo di salvarsi dall’improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche. Lo stesso ha fatto il suo amico, il quale è riuscito a toccare terra, sfinito dalla fatica, ma quando si è voltato per cercare Luigi tra le onde, si è accorto che l’amico non c’era più. Eppure il suo cadavere non è stato mai ritrovato, nonostante le ricerche dei sommozzatori si siano protratte per giorni. E proprio tale circostanza, unitamente ad altri particolari, ha spinto i genitori di Luigi a ritenere che il figlio possa essere ancora vivo, o che comunque non sia stato fatta piena luce sulla vicenda. Per questo, tramite i loro legali, Anna Maria Iorio e Mario Sebillo hanno chiesto e ottenuto la riapertura del caso, archiviato come un tragico incidente in mare.
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