Chi l’ha visto un tempo era il programma dedicato alla ricerca delle persone scomparse, ma ora – secondo Alessandro Cecchi Paone e non solo – si sta trasformando in qualcosa di ben diverso.
Chi l’ha visto è uno dei programmi storici targati Rai, con un pubblico fedelissimo e una fetta di share che anno dopo anno cresce e si consolida. Per questo basta il minimo cambiamento nel format per mettere in allerta telespettatori e addetti ai lavori: nulla è lasciato al caso e nulla passa inosservato…
La metamorfosi di Chi l’ha visto
A detta di una lettrice del magazine di NuovoTv, negli ultimi tempi Chi l’ha visto si sarebbe addirittura snaturato. Sinceramente – scrive Maria da Terni nella rubrica a cura di Alessandro Cecchi Paone – il programma di Federica Sciarelli ha perso la vocazione originaria, quello cioè di format concepito per la ricerca di persone scomparse. Ormai si parla fin troppo spesso di omicidi, delitti irrisolti e casi di violenza. Insomma, è diventato l’ennesimo spazio televisivo dedicato alla cronaca nera.
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In questo caso Alessandro Cecchi Paone sposa in pieno l’analisi della lettrice. Il noto giornalista e divulgatore addirittura si complimenta per aver definito con tanta precisione il cambiamento in atto a Chi l’ha visto. E ricorda che a suo tempo il format fece scalpore per il coinvolgimento diretto del pubblico nella ricerca di persone scomparse. Ora, invece, quella formula rivelatasi vincente è stata ripensata per fare concorrenza a molte altre trasmissioni che su tutte le reti si occupano, spesso morbosamente, dei casi più scottanti di cronaca nera. La Sciarelli continua a svolgere il suo lavoro in modo professionale e scrupoloso, ma il punto non è questo: un capitolo si è chiuso e lui, come tanti altri, ne sente la mancanza…