Chi l’ha visto è per antonomasia il programma dedicato alla ricerca delle persone scomparse, ma ora, a detta di molti, si sta trasformando in qualcosa di irriconoscibile.
Alzi la mano chi non ha mai visto (si perdoni il gioco di parole) Chi l’ha visto. Trattasi di uno dei programmi storici targati Rai, con un pubblico fedelissimo e una percentuale di share che anno dopo anno cresce e si consolida. Il rovescio della medaglia è che al minimo cambiamento nel format telespettatori aficionados e addetti ai lavori si mettono in allerta.
Chi l’ha visto tra passato e futuro
Secondo una lettrice del magazine NuovoTv, tale Linda da Roma, negli ultimi tempi Chi l’ha visto si è addirittura snaturato. “Se c’è una cosa che non mi convince – scrive la telespettatrice, dopo aver premesso di on essersi mai persa una puntata del programma – è la tendenza a occuparsi di casi di cronaca nera”.
Il programma di Federica Sciarelli ha perso la vocazione originaria, quello cioè di format concepito per la ricerca di persone scomparse? Ormai si parla (troppo?) spesso di omicidi, delitti irrisolti e casi di violenza, e non solo in quel contenitore. E’ un bene o un male?
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A rispondere è Maurizio Costanzo, che cerca subito di ridimensionare le preoccupazioni della lettrice. A suo dire, infatti, il confine con la cronaca nera in questi casi è estremamente labile e non c’è nulla di male a uscire un po’ dal seminato. E poi tutto dipende da come viene trattato il racconto di questa o quella vicenda: un conto è fare “intrattenimento da pop corn”, ben altro è l’inchiesta giornalistica. La conclusione? “Evviva Chi l’ha visto, che è sempre stato uno dei programmi più amati e utili della Rai e della tv”.
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