Charlotte Casiraghi, il passato che nessuno sa: le emozioni “violente”

Charlotte Casiraghi era solo una bambina quando si è trovata ad affrontare il dolore più grande. Ecco come ci è riuscita.      

Aveva solo quattro anni Charlotte Casiraghi quando è rimasta orfana del padre Stefano. Un dolore che l’ha segnata nel profondo e l’ha costretta a porsi domande più grandi di lei. Non a caso è stato proprio lo studio della filosofia a permetterle di superare certe sofferenze e certi traumi.

charlotte casiraghi

Le domande difficili di Charlotte Casiraghi

Al settimanale francese Les Inrocks Charlotte Casiraghi ha confidato di essere stata “attraversata da emozioni molto violente” quando era solo una bambina; emozioni che l’hanno indotta a porsi mille domande: “Quando sei di fronte a una morte brutale durante l’infanzia, nulla è dato per scontato. Mi chiedevo: ‘Perché sono in questo corpo? Perché esisto?'”.

La secondogenita di Caroline di Monaco e Stefano Casiraghi ha cercato di superare quello che gli psicoanalisti freudiani definiscono “senso di colpa del superstite” attraverso l’amore per la letteratura e la poesia e la passione per la filosofia. “La strada per superare la perdita è stata lunga. I libri mi hanno aiutata”, spiega.

In passato Charlotte aveva già parlato del padre descrivendolo come “una persona molto coraggiosa” e “una presenza costante nella mia vita”. “La perdita ci induce ad attingere al nostro coraggio per superare la paura della perdita stessa. Quindi forse è mio padre che mi ha dato questo coraggio” aveva affermato in un’intervista concessa a Rai 3 in occasione della presentazione del libro Arcipelago delle Passioni, scritto a quattro mani con il filosofo Robert Maggiori. L’interesse per gli studi filosofici ha spinto Charlotte a co-fondare insieme ad altri studiosi nel 2015 “Les Rencontres philosophiques de Monaco”, un’associazione no profit nata con lo scopo di celebrare e promuovere la filosofia attraverso eventi dedicati alla riflessione, al confronto e alla trasmissione di idee.

“Come molti bambini mi sono posta molto presto tante domande esistenziali – ha ricordato Charlotte -. E ho sentito il bisogno, la voglia, il desiderio di riflettere. Avevo veramente il desiderio di scoprire un altro modo di guardare il mondo, un altro approccio. E questa è stata davvero una grande rivelazione”. E’ così che è riuscita a trasformare il dolore della perdita in una preziosa opportunità di dialogo e di confronto. Una lezione di cui ognuno di noi può far tesoro per la propria vita.

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