Nel corso dell’ultima puntata di C’è Posta per te abbiamo assistito alla tragica storia di Giovanna e di sua figlia Roberta.
C’è Posta per te piace e coinvolge perché le storie raccontate da persone comuni, relazioni e rotture che potrebbero capirare ad ognuno di noi. La scorsa settimana la storia che ha preso maggiormente il pubblico è stata quella di Giovanna, una madre disperata che è stata ignorata per 10 anni dalla figlia, Roberta, e che nel programma della De Filippi ha trovato l’ultima speranza per riavvicinarsi a lei.
Il dramma di questa famiglia è cominciato quando Giovanna decide di trasferirsi a Milano con il nuovo compagno, ma non dice la verità a Roberta. Sapeva che la figlia non approvava la sua relazione e si è dunque appellata al diritto alla privacy. Quando Roberta l’ha scoperto si è infuriata, ha chiesto alla madre perché l’avesse fatto, questa ha risposto che era suo diritto alla privacy non dirle cosa stava facendo. A raccontare questo episodio è stata la madre a C’è Posta per te: “Da quando ho detto a mia figlia questa frase della privacy, lei non vuole più avere a che fare con me”.
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C’è Posta per te: la storia di Giovanna e Roberta
La donna era pentita di ciò che aveva detto alla figlia ed ha cercato in tutti i modi di rimediare nel corso degli anni, ma Roberta l’ha bloccata, non rispondeva alle sue chiamate, l’ha cancellata dai social e non c’era modo per lei nemmeno di provarci. Una volta che l’ha avuta di fronte e poteva parlare senza interruzioni Giovanna ha detto tutto ciò che ha provato e prova ancora:
“Sono felice di vederti, sei bellissima. Son passati dieci anni e aspettavo questo momento per dirti quanto mi dispiace per tutto quello che è successo e chiederti perdono per il male e le sofferenze per ti ho recato. Ti ho sempre voluto bene, dal giorno che sei nata tu sei stata la prima figlia e ho sempre voluto bene ad entrambe nella stessa maniera. Gli errori si fanno e non si possono cancellare. Sono nelle tue mani, il mio nome è tuo”.
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Quando la ragazza è entrata in studio e anche dopo averla sentitata parlare non era propensa ad ascoltare e perdonare la madre, ma Maria De Fillippi nel suo solito ruolo di paciere è riuscita a farla ragionare e accettare le scuse della madre. Alla fine la busta si è aperta, madre e figlia si sono abbracciate dopo dieci anni di distanza arrivati per incomprensioni acuite dall’incapacità di dialogare.