La Commissione delle Nazioni Unite sui Narcotici accoglie le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e rimuove ufficialmente la cannabis dalla tabella delle droghe più pericolose
Può essere ritenuta senz’altro una svolta storica la recente presa di posizione della Commissione delle Nazioni Unite sui Narcotici (CND) in merito alla classificazione della cannabis.
Basandosi su una serie di raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, l’organo ONU ha scelto di togliere definitivamente la marijuana dalla quarta tabella della Covenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961, ovvero dalla lista delle droghe più pericolose e ad alto rischio di dipendenza – come, per esempio, eroina e cocaina – riconoscendone al contempo le già note proprietà terapeutiche nella cura della sclerosi, del morbo di Parkinson, del cancro, dell’epilessia e del dolore cronico.
L’importante decisione è stata presa al termine di una riunione che ha coinvolto 53 Paesi: tutta l’Unione Europea, compresa l’Italia, ha votato a favore della nuova misura, a eccezione dell’Ungheria, che, invece, si è espressa contrariamente. La consultazione, comunque, si è conclusa con 27 sì, 25 no e una astensione, aprendo così la strada a una più libera ricerca scientifica sulla cannabis.
Come sottolineato dal New York Times, però, la deliberazione non avrà effetto immediato, poiché i singoli governi continueranno a mantenere la propria giurisdizione sulla classificazione della marijuana a livello nazionale. Non si tratterà, dunque, di una totale apertura al consumo della sostanza interessata, ma i sostenitori della sua legalizzazione potranno ugualmente vantare una significativa vittoria.