E’ un duro sfogo, ma anche un energico scatto d’orgoglio quello di Belen Rodriguez: ecco le parole della showgirl argentina.
Tra gli ospiti della nona edizione de Il tempo delle donne, l’evento del Corriere della Sera cominciato lo scorso 9 settembre e conclusosi oggi, c’è anche Belen Rodriguez. Tanti i temi affrontati dalla showgirl argentina, a partire da quello delle critiche che vip e persone comuni ricevono sui social…
Il pensiero di Belen Rodriguez sugli hater e non solo
Secondo Belen, una critica costruttiva è sempre ben accetta, ma se si tratta di un attacco volto solo a ferire allora la musica cambia. “Ci sono ragazzine che si sono tolte addirittura la vita per un messaggio” ha ricordato Belu, sottolineando che non tutti hanno un carattere forte e reattivo, in grado di soppesare le critiche e, all’occorrenza, farsele scivolare addosso. A tal proposito, Belen ricorda l’importanza del ruolo svolto dai genitori, che in questi casi dovrebbero spiegare ai figli che “l’insulto non è la sconfitta di nessuno ma l’inizio della mia forza, se lo uso bene”.
Non solo. Sollecitata da un giornalista, la showgirl argentina ha riflettuto sul perché la nostra società sembra godere di fronte allo spettacolo di una donna che cade, e sull’opportunità o meno di opporsi a simili atteggiamenti. Secondo Belen, all’origine di tutto c’è la concezione della donna nell’immaginario collettivo come creatura fragile, indifesa, debole. “Quindi è più facile immaginare una donna che cade che un uomo che cade”, ha osservato.
Emblematico il caso delle colleghe di Belen, per la maggior parte americane, massacrate dai media solo perché hanno osato uscire da certi schemi. “La fama è veramente molto complicata da gestire” ha spiegato la showgirl, la quale sa bene cosa significa avere il dito indice puntato sempre contro. Certe carriere da questo punto di vista sono più problematiche di altre, ma l’importante è sempre avere qualcuno accanto capace di dare conforto e infondere coraggio. Quanto ai leoni da tastiera, “dovrebbero farsi tutti un giro di giostra nelle situazioni, nessuno può giudicare se non sta dentro le scarpe di quel qualcuno”. E giù applausi…