Antonello Venditti racconta il suo dramma: “Ho pensato più volte al suicidio”

Antonello Venditti ha raccontato in una recente intervista il dramma vissuto durante l’adolescenza che lo ha portato vicino al suicidio.

In 50 anni di carriera Antonello Venditti ha raccontato come nessun altro i sentimenti e la fragilità dell’essere umano. La sensibilità con la quale nei suoi testi descrive situazioni delicate fanno capire come l’artista sia in grado di calarsi alla perfezione in determinate situazioni, immedesimandosi come se le avesse vissute in prima persona. Così in parte è stato, visto che i primi testi (e nel corso della carriera molti altri), nascono da un dolore profondo che lo ha accompagnato per tutta l’adolescenza.

Intervistato da ‘La Stampa‘, in occasione del tour ‘Unplagged special 2021‘ che avrà inizio il prossimo 3 luglio e darà il via ad una serie di 40 concerti in giro per l’Italia, Venditti spiega di aver voluto posticipare l’inizio della tournée per non farla coincidere con gli Europei di calcio. In secondo luogo ha spiegato di aver voluto cominciare già quest’estate (molti colleghi aspetteranno il 2022) perché la pandemia gli ha sottolineato che in futuro qualcosa del genere potrebbe nuovamente impedirci di vivere la vita.

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Antonello Venditti racconta il dramma adolescenziale: “Ho pensato più volte al suicidio”

La parte più intensa dell’intervista, però, è quella in cui parla della sua adolescenza difficile. Spiega che fino ai 16 anni è stato bullizzato e che questo ha contribuito a fargli pensare che forse sarebbe stato meglio suicidarsi: “Ero talmente complesso e complessato che ho rischiato il suicidio molte volte. Le canzoni sono nate da quel dolore, anche se a volte, prendi ‘Marta’, mi nascondevo dietro a un altro nome”.

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Proprio perché ci è passato, Antonello comprende i giovani che tentano i suicidio e quelli che lo portano a compimento. Ogni volta che sente una notizia del genere, torna con la mente a quello che ha provato: “Mi sento come mi sentivo allora, quando volevo morire. Devi essere molto forte dentro, credere in te stesso e credere in quello che sei, io sono convinto che si suicidano solo i giusti, quelli che hanno ragione”.

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Sempre sull’argomento il cantautore romano aggiunge: “Ho molto rispetto per chi si suicida. Il suicidio è nella nostra natura, purtroppo, ma a volte basta una parola per continuare a vivere. Ecco perché c’è bisogno di amici, di una società che si interessi di te anche se sei piccolo. Ci vorrebbe un amico, sempre”.

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