Antonella Clerici, la confessione intima: “Non c’è niente da vergognarsi”

In una lunga chiacchierata Antonella Clerici ha fatto il punto della sua vita professionale e privata, rompendo un vecchio tabù: ecco le sue parole. 

A 58 anni Antonella Clerici è una delle conduttrici più famose, amate e seguite del piccolo schermo, e nello specifico di Casa Rai. Ne ha fatta di strada la ragazza di Legnano, sia sul versante della carriera professionale che nel percorso di vita privata. Di tutto questo (e di altro ancora) ha parlato lei stessa diffusamente con il quotidiano La Repubblica, senza nascondere il peso dell’età che avanza e di quel che ciò comporta…

antonella clerici

La confessione senza filtri di Antonella Clerici

Questa volta Antonella Clerici si è raccontata a tutto tondo, senza sottrarsi ad alcuna domanda, anche quando la conversazione è scivolata su questioni scomode, o addirittura tabù, come la menopausa e il rapporto con il corpo che inevitabilmente si trasforma. La prima considerazione di Antonellina è che, sebbene le energie non siano più quelle di un tempo, il momento della pensione non è ancora arrivato. “Uno sente quello che ha da dare. Col nostro lavoro puoi non andare in pensione”. Un esempio? “Vasco Rossi, ha 70 anni, l’artista non ha età. Se penso al vestito indossato a Sanremo nel 2010, alla mia età non lo metterei più. Ma lo spirito non è cambiato”.

Semmai, col tempo si sono modificati gli interessi e le priorità: “Il mio sogno proibito sarebbe fare nella casa nel bosco un talk stile Oprah Winfrey, intervistare gente che piace a me”, confessa Antonella Clerici. La ricetta del suo successo? “Non mi metto in competizione, sono una donna piacente con i suoi difetti. Se sono fuori forma lo dico, il rapporto col pubblico è diretto. Credo che tutta Italia conosca i miei disturbi per la menopausa. E bisognerebbe parlarne di più, non c’è niente da vergognarsi. Le mie spettatrici sono cresciute con me: anche a me cedono parti del corpo che prima stavano su. Mica sono diversa dalle altre”.

Quanto ai progetti per il futuro, “col direttore Stefano Coletta parliamo molto, ma per me è giusto. Se vogliamo fare uno speciale, È sempre mezzogiorno può diventare Mezzanotte a Natale. Mi concentro nel fare bene in quello che faccio. Non voglio essere la più ricca del cimitero. Il vantaggio dell’età è che non devi dimostrare tutte le volte che sei bravo, lasciamo spazio anche ai conduttori”. Ma un sogno nel cassetto ce l’ha: un’altra conduzione del Festival di Sanremo: “Prima di chiudere la carriera mi piacerebbe…”.

E infine un suggerimento alle nuove leve: “Alle ragazze dico: siate imperfette, diverse, anzi uniche, come dice la meravigliosa Drusilla Foer. Io ero sempre troppo: troppi chili, troppo riccia, troppo bionda”. E poi “studiate, non si può fare tv con l’ignoranza. Per condurre, la cultura non è un optional, devi saper coniugare i verbi”. A buon intenditore…

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