Una speciale indagine condotta dall’Antitrust ha portato alla luce l’esistenza di un accordo segreto tra le principali captive banks e i relativi gruppi automobilistici per la vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari. Multa da record applicata a tutti i più grandi marchi del settore, con l’esclusione di Daimler e Mercedes
“In considerazione della gravità e della durata dell’infrazione, l’Autorità ha imposto le seguenti sanzioni pecuniarie, per un totale complessivo di circa 678 milioni di euro“. Sono queste le parole con le quali l’Antitrust ha introdotto il duro trattamento riservato alle società finanziarie, case automobilistiche e associazioni di categoria rivelatesi colpevoli di aver nascosto per quasi quindici anni “l’attuazione di un’intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche presenti e futuri“.
Il cartello è stato smascherato grazie a una speciale istruttoria conclusasi lo scorso 20 dicembre e avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a seguito della presentazione di una domanda di clemenza da parte di Daimler AG e Mercedes Benz Financial Services Italia, gruppi a cui, infatti, l’Antitrust ha riconosciuto il “beneficio dell’immunità totale dalla sanzione in qualità di leniency applicant“, con conseguente decadenza di una pena economica superiore a 60 milioni di euro.
“In particolare – ha precisato l’Antitrust nel comunicato ufficiale – l’Autorità ha accertato che le società Banca PSA Italia S.p.A., Banque PSA Finance S.A., Santander Consumer Bank S.p.A., BMW Bank GmbH, BMW AG, Daimler AG, Merceds Benz Financial Services Italia S.p.A., FCA Bank S.p.A., FCA Italy S.p.A., CA Consumer Finance S.A., FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia S.p.A., General Motors Company, RCI Banque S.A., Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea, hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, tra il 2003 e il 2017, funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive captive banks“.