L’amministratore delegato della Rai Francesco Salini ha rivelato qualche retroscena sull’ultimo Sanremo e sul conduttore Amadeus
Francesco Salini, amministratore delegato della Rai, è oramai quasi in fondo al suo mandato. Dopo tre anni di onorevole servizio, a luglio lascerà il posto a qualcun altro e, in una recente intervista a Il Corriere della Sera, ha parlato del percorso fatto. Soprattutto ha voluto parlare dell’esperienza immane che è stata organizzare non uno ma bensì due Festival di Sanremo, di cui uno in piena pandemia. Un’impresa titanica che nessuno o quasi credeva sarebbe riuscito a compiere ma, insieme ad un grande conduttore come Amadeus, è stata possibile. “Sanremo senza pubblico è stata una scommessa vinta. Faceva parte di un percorso per mettere al centro musica e giovani, la vittoria dei Måneskin, anche all’Eurovision, e il loro primato nelle chart internazionali premia il lavoro di Amadeus e Fiorello. Tre anni fa nessuno ci avrebbe creduto“.
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Il lavoro di Francesco Salini non si è fermato solo con il Sanremo di Amadeus
Francesco Salini ha tenuto molto a specificare come Sanremo sia solo la punta dell’iceberg di un progetto molto più ampio che gli ha permesso di portare più cultura alla Rai. “Ho portato in Rai più cultura, più documentari. Ho puntato sull’offerta digitale, Rai Play, su cui c’era tanto scetticismo: oggi è una piattaforma con contenuti originali aperti al grande pubblico“. Sicuramente negli ultimi anni è stato lampante come si sia puntato molto sull’offerta digitale, cosa che ha permesso di avere un servizio migliore su Rai Play.
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Parlando di rimpianti e di ciò che è riuscito ad ottenere in questi anni, Francesco Salini confessa al Corriere della Sera come sia molto soddisfatto di questo suo triennio. Se proprio dovesse trovare un neo, un sogno nel cassetto rimasto tale, ce ne sarebbe forse uno. Avrebbe voluto portare in Rai un personaggio assai poliedrico e particolare: “Mi sarebbe piaciuto Checco Zalone, un personaggio davvero unico“.