In queste ore è giunta la notizia del ricovero di Alfonso Signorini all’ospedale San Raffaele di Milano: come sta il conduttore.
Abbiamo conosciuto Alfonso Signorini come grande giornalista, capace di creare contatti con tutti i più grandi protagonisti del mondo dello spettacolo, di ottenere la loro fiducia ed in questo modo la possibilità di raccontare da un punto di vista privilegiato i risvolti della loro vita professionale e privata. Il suo settimanale, Chi Magazine, è uno dei più seguiti e uno di quelli a cui le celebrità concedono interviste riguardanti aspetti cruciali della loro vita.
La conferma che Signorini è ben voluto dai protagonisti del mondo dello spettacolo l’abbiamo avuta con la conduzione del Grande Fratello Vip. Le celebrità si concedono allo spettacolo e anzi trovano che la partecipazione al suo programma possa essere una spinta per ritrovare attenzione mediatica e nuovo slancio alla carriera. Il GF VIP ha anche dimostrato che Alfonso è un ottimo conduttore, fenomenale nel gestire con ironia le situazioni che si vengono a creare e anche molto ironico.
Alfonso Signorini, il ricovero dopo il Grande Fratello Vip: come sta il conduttore
Proprio al termine della lunghissima stagione del Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini è stato ricoverato al San Raffaele di Milano. La notizia non è trapelata su nessun giornale scandalistico ma è stato lo stesso direttore di Chi ad informare la stampa di ciò che ha vissuto tramite un editoriale pubblicato sulla sua rivista: “Di recente mi sono ricoverato al San Raffaele, eccellenza ospedaliera alle porte di Milano. Ne sono uscito più ricco”.
Il giornalista non rivela le ragioni che lo hanno portato a questa decisione e dunque le motivazioni del ricovero, ma dalle sue parole si evince che tutto è andato per il meglio: “Ho conosciuto medici straordinari, che svolgono il loro lavoro con entusiasmo e dedizione assoluta, che arrivano alle 9 di sera dopo una lunga giornata tra corsie e sale operatorie e che trovano ancora il tempo per venire in camera tua, nonostante la stanchezza stampata sul volto, a chiederti come stai”.
Le parole di elogio di Alfonso Signorini si rivolgono successivamente anche agli infermieri della struttura, “Capaci ancora di abbracciare“. Infine racconta un episodio, avvenuto poco prima di ricevere l’anestesia (il che indica un intervento): “è venuta una dottoressa che non conoscevo, semplicemente per dirmi grazie per farle ogni settimana compagnia con i miei editoriali. E le sue parole, così affettuose, così sentite, in quel momento per me sono state una carezza d’amore”.
L’editoriale si conclude con le sue riflessioni sull’importanza che può avere in circostanze simili alle sue il ricevere un gesto di vero amore, il percepire l’empatia che medici, infermieri ma anche altri pazienti provano per chi si trova in una situazione difficile o preoccupante. Proprio questo amore gratuito, a suo dire, arricchisce la vita. Un amore che si pensa non esista più e che invece si scopre quando ci si trova in difficoltà.