Tornato a casa dalla famiglia Alex Zanardi continua i cicli di riabiliazione: quali sono adesso le condizioni di salute del campione.
Il 19 giugno 2020, durante un evento in handbike, Alex Zanardi rimane vittima di un terrificante incidente stradale: un camion che procede in direzione opposta si scontra con il campione paralimpico, l’urto è violentissimo ed è necessario un intervento chirgico immediato. L’ex pilota di F1 viene portato d’urgenza in ospedale e viene sottoposto a diversi interventi per ridurre il sanguinamento al cervello e per ricostruire il volto e la catola cranica.
Per giorni non si ha certezza che Alex possa effettivamente svegliarsi, ma ancora una volta dimostra di avere una tempra ed una forza di volontà incredibili e riesce a riprendere coscienza. Dopo un primo trasferimento in una clinica riabilitativa, è stato necessario il ritorno in ospedale per l’ennesima operazione. Tutto va nel migliore dei modi e per lui comincierà un lungo e difficoltoso periodo di riabiliazione psico-fisica.
Inizialmente Alex era incapace di interaggire e comunicare. Con l’esercizio costante è risucito ad allenare il cervello a reagire agli impulsi esterni, ma sin da subito è stato chiaro che la sua strada per il ritorno alla normalità sarebbe stata lunga. I medici che lo avevano in cura hanno spiegato che dopo l’incidente il campione era come un bambino, al quale andavano insiegnate nuovamente anche le cose più semplici.
Alex Zanardi, quali sono le condizioni di salute del campione due anni dopo l’incidente
In questi due anni la famiglia di Zanardi ha preferito limitare al minimo le informazioni in uscita, al fine di preservare la privacy di Alex. L’unica comunicazione diretta da parte della famiglia è giunta nel dicembre del 2021, quando la moglie Daniela ha rilasciato un comunicato ufficiale sul sito della BMW in cui annunciava il ritorno a casa del marito:
“Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi. Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto”.
La donna nel prosieguo del comunicato si rallegrava del passo avanti, sottolineando quanto fosse importante il ritorno a casa sia per Alex, dopo essere stato per un anno e mezzo in ospedale attorniato solo da medici, sia per la famiglia che adesso può stare vicino a lui in ogni momento della giornata.
Al momento non è chiaro quali siano le reali condizioni di salute dell’ex pilota, ma il ritorno a casa significa che i familiari stessi si possono occupare delle sue esigenze senza timore di crisi o ricadute. Sappiamo che da gennaio si sottopone a cicli di fisioterapia criogenica in camera iperbarica all’ospedale di Ravenna che pare sia un’eccellenza in questo trattamento.
Il primo ciclo lo ha effettuato nel mese di gennaio e il medico che si è occupato di seguirlo ha svelato che è andato tutto per il meglio. Il dottore ha sottolineato la grande forza di volontà ed il coraggio di Alex, un atteggiamento che ha infuso coraggio e voglia di lavorare anche a lui. Il secondo ciclo si è tenuto la scorsa primavera, ma non sappiamo se ce ne sia in corso un terzo o se si aspetterà la fine dell’estate.