Alessandro Gassmann, la verità mai raccontata sul padre Vittorio

Alessandro Gassmann ha recentemente rilasciato un’intervista in cui non solo ha raccontato il suo nuovo film ma ha parlato di suo padre

alessandro gassman e padre

Alessandro Gassmann è stato recentemente intervistato da Il Corriere della Sera e ha raccontato il suo nuovo film, Il silenzio grande, che verrà presentato alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il film è una commedia drammatica ambientata negli anni Sessanta a Napoli con Massimiliano Gallo e Margherita Buy nei panni dei protagonisti. Tuttavia, nonostante si sia parlato a lungo del lungometraggio, l’intervista ha poi spostato l’attenzione sul ricordo di Vittorio Gassmann, sul loro rapporto e su quello che l’attore ha creato con suo figlio Leo. L’attore ha raccontato come suo figlio sia fantastico e non solo perché a neanche 23 anni ha vinto Sanremo Giovani o perché studia Affari Internazionali e Psicologia all’università americana a Roma.

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alessandro gassmann

Alessandro Gassmann e il rapporto con il padre Vittorio

Nel raccontare il suo rapporto con il figlio Leo, Alessandro Gassmann ha fatto un paragone rispetto a suo padre, l’indimenticabile Vittorio Gassmann. L’attore ha spiegato come, rispetto al suo genitore, lui sia una figura assai più presente. Questo anche perché il suo rapporto con la moglie Sabrina Knaflitz è solido e felice, cosa che ha dato più sicurezze a Leo rispetto a quelle che aveva Alessandro stesso. A quanto pare Vittorio Gassmann era assai più spaventoso come padre, “Quando si arrabbiava era terrorizzante, gli bastava lo sguardo silente“. A questo si aggiunge anche la carriera scolastica di Alessandro Gassmann, a quanto pare non molto brillante.

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Ciò non vuol dire che Alessandro Gassmann abbia fatto fare a suo figlio Leo tutto ciò che voleva: a quanto pare il giovane non ha avuto un cellulare fino ai 15 anni e ha ottenuto il motorino a 16. Il regista de Il silenzio grande è molto orgoglioso del suo bambino (sebbene ora sia grandicello). Nell’intervista ha raccontato come abbia cercato di trasmettergli la passione per la lingua italiana, mostrandogli tutte le bellezze del nostro lessico. Lo scrivere canzoni di un certo spessore, tuttavia, è una cosa unicamente di Leo e di cui il padre è profondamente orgoglioso. E chissà che cosa ne avrebbe pensato nonno Vittorio.

alessandro gassmann

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