Alberto Matano prende le distanze dalla D’Urso: le dure parole

In una recente intervista, Alberto Matano ha parlato del suo stile di conduzione e in cosa differisce da quello di Barbara D’Urso.

Una delle principali sorprese delle ultime due stagione televisive è Alberto Matano. L’ex mezzo busto del TG1 si è rivelato un conduttore perfetto per ‘La vita in Diretta’ e dopo un primo anno condiviso con Lorella Cuccarini, in questa stagione ha diretto la trasmissione storica di Rai Uno in solitaria. Il successo di Matano lo si riscontra dall’aumento degli ascolti nel corso di questi due anni, ascolti rosicchiati alla concorrenza di Pomeriggio Cinque, programma Mediaset che va in onda allo stesso orario e parla, tra le altre cose, anche di cronaca.

Il successo del conduttore lo si riscontra anche dal crescente numero di follower della sua pagina Instagram. Grazie all’impegno quotidiano con ‘La vita in Diretta’, infatti, Alberto ha visto aumentare a dismisura i fan ed ora intrattiene con loro un rapporto su base quotidiana anche sui social. In una recente intervista rilasciata al settimanale ‘Chi‘, Matano ha parlato di Barbara D’Urso e della differenza esistente nel loro stile di conduzione.

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Alberto Matano prende le distanze da Barbara D’Urso

Per quanto conducano programmi tematicamente simili, il conduttore Rai spiega che tra loro c’è una differenza d’impostazione e di conduzione: “Io ho un’impronta e una matrice diversa. Barbara ha una cifra stilistica unica, brillante, ma senza alcun dubbio molto distante dalla mia”. La sua non vuole essere una critica, ma una semplice notazione. Infatti poco dopo aggiunge: “Le riconosco un rapporto molto interattivo con il pubblico. Unico in tv”.

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Insomma Barbara D’Urso è unica e difficilmente imitabile, motivo per cui è bene cercare di offrire uno stile di conduzione e di intrattenimento che sia personale e distante dal suo. Per quanto riguarda il prossimo anno, infatti, Matano spiega che ci saranno delle novità che però non snatureranno lo stile della trasmissione: “Continueremo con una narrazione asciutta e fedele alla realtà”.