Nell’ultima puntata de La Vita in Diretta, il conduttore della trasmissione Alberto Matano ha manifestato tutta la propria indignazione.
Provenendo dal mondo dell’informazione e del giornalismo, Alberto Matano ha una conduzione il più possibile distaccata e imparziale anche ora che conduce un programma di diverso tipo, in cui ha maggiore spazio per fare trapelare le proprie emozioni. Ci sono delle volte, però, in cui non riesce a trattenere il proprio pensiero e le proprie emozioni, esattamente come successo nella puntata di ieri.
Il conduttore ha annunciato una notizia di cronaca di certo non edificante, che mostra la mancanza di rispetto e umanità di alcuni giovani del napoletano. Questi ragazzi hanno molestato e aggredito un anziano per divertimento: mentre un gruppo di loro lo prendeva di forza lo gettava nell’immondizia, altri riprendevano la scena ridendo fragorosamente. Immagini forti, che lasciano indignati e per le quali era indignato anche Matano.
Alberto Matano indignato per la brutta vicenda di cronaca
Di fronte a tanta crudeltà nei confronti di una persona indifesa non si può rimanere impassibili e Alberto Matano non è riuscito a trattenere il fastidio e l’indignazione che simili immagini gli hanno creato nel profondo: “Non so se mi fa più rabbia vedere quei balordi che hanno preso il povero Gennaro e lo hanno messo nel cassonetto della spazzatura o la vergogna delle persone che filmano e ridono di fronte a questo scempio”.
La sua rabbia nei confronti di questa vile azione era tale che il conduttore si è auto censurato, preferendo aprire prima del tempo il collegamento prima di poter dire qualcosa di offensivo nei confronti dei colpevoli di questa vigliaccata: “Stefano Buttafuoco vengo da te prima di dire cose di cui poi mi posso pentire in diretta. Non ho parole per definirli, cialtroni se vogliamo essere buonisti io li chiamerei in un altro modo”.
Rabbia e indignazione, quelle di Alberto Matano, che ovviamente sono condivise dal pubblico de La Vita in Diretta e probabilmente anche dal resto d’Italia. Purtroppo episodi simili si verificano di tanto in tanto. Non è la prima volta che un gruppo di giovani, per “spirito goliardico” se la prendono con qualcuno che non può difendersi e si vantano tra loro di questo. Al di là della retorica è bene denunciare simili comportamenti e condannarli in diretta nazionale. Bisogna fare capire a tutti i giovani che simili comportamenti non sono goliardia, ma atti criminali e che sarebbe opportuno sviluppare un minimo di empatia, ma soprattutto il massimo rispetto nei confronti del prossimo.