Alberto Matano si è commosso durante l’ultima puntata de La vita in diretta: l’uomo ha infatti avuto la possibilità di intervistare Gessica Notaro.
“Erano da poco trascorse le 23 quando sono rientrata a casa con la mia auto in compagnia del mio attuale fidanzato. Sono arrivata vicino alla sbarra e lui è sceso dopo esserci salutati. Io sono andata verso il mio stallo: mentre stavo uscendo ed aprendo la porta per recuperare la borsa, mi sono trovata davanti all’improvviso il mio ex, Eddy”: così Gessica Notaro racconta di quella sera del 10 gennaio 2017, quando la sua vita è cambiata per sempre. “Aveva in mano una bottiglietta di plastica, lui era vestito di nero. Non ha detto una parola e mi ha lanciato un liquido addosso ed è fuggito. L’ho rincorso per qualche metro, urlando dal dolore, la faccia mi bruciava e la vista mi si appannava sempre di più. Sono corsa verso casa e ho citofonato a mia madre che è scesa in pigiama. ‘Eddy mi ha tirato l’acido’, le ho detto e siamo corse in ospedale”.
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Gessica negli anni non ha dovuto sopportare solo il dolore delle ferite che l’ex Edson Tavares le ha inferto; ha dovuto anche subire gli insulti di chi, sentendo la sua storia, l’ha accusata di cercare pubblicità. “La prima notte di ricovero in ospedale dopo l’aggressione non riuscivo a vedere neppure dall’occhio sano, perciò per tranquillizzarmi cantavo, per ascoltare il suono della mia voce… L’unica cosa che pensavo era che fossi ancora viva” ha raccontato la donna, intervistata da Alberto Matano a La vita in diretta.
Alberto matano commosso durante l’ultima puntata: “Una delle prime cose che guardo”
15 anni, cinque mesi e 20 giorni di reclusione: ecco la condanna per Edson Tavares. E’ stata fatta giustizia, senza ombra di dubbio. Sento che è stato fatto un passo avanti non solo per me ma per tutte le donne, vittime di questi reati” ha spiegato Gessica Notaro. Alberto Matano, parlando con lei del suo nuovo libro Nata sotto una buona stella, ha ammesso di essere rimasto colpito da una cosa in particolare: “Una delle prime cose che guardo quando leggo un libro è la sezione dedicata alle dediche” ha detto l’uomo. “Nel tuo libro ci sono tre pagine di dediche…”. La Notaro ha quindi raccontato come, nel periodo successivo all’aggressione, tante persone l’abbiano circondata per mostrarle affetto.