Alba Parietti condivide con i fan Instagram l’immenso dolore che ancora oggi prova per la scomparsa del padre.
In questi anni Alba Parietti ha dimostrato di essere una donna senza peli sulla lingua, capace di dire tutto ciò che pensa, anche se la sua opinione dovesse essere impopolare o attirarle pesanti critiche. Un’attitudine, quella alla schiettezza, che la soubrette non ha perso nemmeno sui social: la Parietti come quando è ospite in televisione, infatti, anche sulle proprie pagine non si tira indietro dal commentare in maniera diretta tutto ciò che le interessa.
Proprio questo atteggiamento schietto è ciò che le ha permesso di avere una fan base solida, ma anche ciò che le permette di avere sempre addosso l’attenzione pressante dei media. Con il passare del tempo, i fan di Alba hanno scoperto che lei è solita condividere in maniera aperta e sincera anche i suoi sentimenti. La showgirl non si fa problemi a dire tutto ciò che prova e se c’è da ammettere qualche errore commesso, non si tira indietro nel farlo.
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Alba Parietti, il dolore senza fine per la scomparsa del padre
L’8 agosto è per la Parietti un giorno difficile, il giorno in cui è morto il padre. Ieri, in occasione del 24° anniversario di quella triste giornata, Alba ha voluto condividere un post dedicato al genitore, in cui palesa l’ancora presente difficoltà ad accettare quel lutto: “Questa è una data che mi fa orrore ricordare. Una telefonata della mamma ‘papà è morto’ . L’incapacità di capire . Era l’8 agosto del 1997 sono passati troppi anni . Avevi solo 72 anni , avevo solo 36 anni troppi pochi per andare via, troppi pochi per capire che non ci saresti più stato. Eri il mio eroe, l’uomo di cui ero innamorata , del quale aspettavo il ritorno ogni sera con ansia”.
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Nello stesso post Alba si rimprovera per alcuni errori commessi: “Sono stata egoista , sono stata incapace di accettare la tua malattia, non potevo capire, non potevo accettare. Ma tutto ciò che con grande amore e generosità mi hai insegnato è restato”. Quindi infine gli si rivolge come alla ricerca di un’assoluzione per gli errori commessi: “Sono stata all’altezza papà? Spero di sì , spero tu abbia perdonato come sempre il mio egoismo. Spero tu sia libero come sei sempre stato nella tua vita. Partigiano Naviga . Papà’ . Mi manchi ma sei in ogni mio respiro e finché io ne avrò uno tu vivrai”.