Con il suo ultimo gesto contro la guerra, Al Bano non ha solo dato il ‘buon esempio’: ha anche allargato la propria famiglia.
Dopo essersi allontanato ‘moralmente’ dalle gesta del suo (prima apprezzato) Putin, adesso Al Bano sta scrivendo un nuovo capitolo della sua vita. Da giorni ormai il cantante ospita nella sua casa di Cellino San Marco una famiglia di profughi ucraini: a quanto pare l’esperienza lo sta cambiando profondamente. Intervistato da Diva e Donna, Carrisi ha dato qualche dettaglio in più sulla convivenza con coloro che, ormai, chiama già ‘la sua nuova famiglia’.
La situazione in Ucraina sembra non migliorare, per cui è sempre positivo vedere come molte famiglie italiane si siano dette ad ospitare tutti coloro che (non potendo rimanere nelle loro case) scappano dalla guerra. Al Bano, che a lungo ha supportato Putin, pare essersi accorto adesso dell’indole del presidente russo. Non solo ha annullato tutti i concerti previsti per Mosca nel 2022, ma qualche giorno fa ha deciso di ospitare una famiglia ucraina di tre persone nella sua casa.
I tre (una madre e due bambini) sono arrivati e sembrano trovarsi molto bene. Il cantante li ha trovati “educatissimi e gentili”: la prima sera lui e la figlia Jessica hanno fatto di tutto per farli sentire a loro agio, evitando di parlare della guerra e concentrandosi su temi più piacevoli (come musica e sport). Sembra anche che i due ragazzi si siano già affezionati molto alla figlia di Carrisi, che sta trascorrendo qualche giorno nella casa del padre prima di tornare a Milano per continuare gli studi universitari.
Al Bano, la famiglia si allarga: “Mi sento responsabile”
Il cantante nella sua intervista con Diva e Donna ha raccontato qualche simpatico aneddoto sui suoi ospiti. A quanto pare uno dei primi giorni il bambino più piccolo (che parla inglese) avrebbe scambiato la casa di Cellino San Marco per un hotel. “Ma questo albergo quante stelle ha?” avrebbe chiesto il ragazzino. “Quattro” sembra aver risposto Al Bano, al che il bambino pare non avergli creduto: “No, no, ne ha almeno dieci secondo me”. Il racconto di questo bambino, così innocente, ha sicuramente fatto intenerire molti lettori. Al Bano sicuramente ha iniziato a preoccuparsi molto per questa nuova famigliola: “Mi sento responsabile per questi tre ragazzi ” ha confessato, dicendo di volerli trattare come figli. L’uomo ora si sente in dovere di pensare a loro, così lontani da casa per colpa di una guerra orribile.