Al Bano, in una recente intervista, è tornato a parlare di un’amica scomparsa, una donna con la quale si è trovato in grande sintonia.
La scomparsa di Milva è solo l’ultima di una serie di morti eccellenti avvenute nel mondo dello spettacolo tra il 2020 ed il 2021. La cantante è stata una grandissima protagonista del panorama musicale italiano e la sua voce è stata per tanti compagna indimenticabile di un periodo della propria vita. Sono stati tantissimi gli artisti toccati dalla sua scomparsa, specie coloro i quali hanno avuto la fortuna di incontrarla e collaborare con lei nel corso della propria carriera. Tra questi c’è sicuramente Al Bano Carrisi, il quale non ha nascosto tutto il dolore provato nel momento in cui ha saputo della sua dipartita.
Intervistato dal settimanale ‘Ora’, il Leone di Cellino San Marco ha ricordato l’occasione in cui con Milva ha duettato in televisione. Un momento che è rimasto impresso nella memoria e nel cuore del cantante pugliese: “Venne ospite da me durante il programma ‘Una voce nel sole’ che io conducevo su Rete4 nel 2001. Poco tempo fa, rivedendo la nostra esibizione e quanta grinta usciva dalle nostre vocalità, mi sono venuti i brividi”.
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Al Bano, il futuro dopo la pandemia: “Voglio tornare a viaggiare”
Nel corso della medesima intervista, l’artista pugliese ha parlato della pandemia e di tutto ciò che questa ha comportato a livello sociale e lavorativo. Ciò nonostante il cantante non ha perso la consueta fiducia nel futuro e la positività che lo ha sempre contraddistinto nella vita. Si è detto sicuro che siamo arrivati ad un periodo di svolta e che presto riusciremo a superare questo periodo complicato: “Non vedo l’ora che questo virus ci lasci in pace”.
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A proposito del periodo che stiamo vivendo, Al Bano azzarda un paragone forse eccessivo dicendo: “Se devo dire quello che penso, credo che questa sia la terza guerra mondiale”. Anche se, viste le conseguenze sia a livello sanitario che a livello sociale ed economico la differenza tra una guerra e quello che da un anno e mezzo stiamo vivendo non è così abissale.