Poche persone amano come ha amato Elisa Girotto. La sua storia, raccontata nel film 18 regali, è troppo commovente per non essere conosciuta.
Sono pochi al giorno d’oggi quei film che, con delicatezza, riescono a toccare il cuore del proprio pubblico: 18 regali riesce a commuovere i telespettatori in un modo che molte altre pellicole possono solo sperare di fare. Un risultato simile è stato il frutto di un lavoro sicuramente non facile (reso ancora più complicato dalla consapevolezza, per attori e regia, di star rielaborando una storia drammatica realmente accaduta). “Ciò che andavamo a raccontare non era da prendere sottogamba” ha ammesso Benedetta Porcaroli in un’intervista con Milano Weekend. Ma chi è davvero Elisa Girotto, protagonista del film che con la sua disperata decisione ha commosso tutta Italia?
Elisa Girotto sicuramente non si aspettava che la sua vita sarebbe diventata un film. Impiegata in banca, la donna ha sempre vissuto una vita semplice in una provincia di Treviso finché (alla soglia dei 40 anni) ha scoperto di aspettare una bambina. A questa scoperta ne segue un’altra, molto meno felice: dopo il parto infatti ad Elisa viene diagnosticata una forma particolarmente aggressiva di cancro al seno. Sembra che il suo destino a questo punto sia segnato. Non potrà crescere Anna, la figlia che ha tanto desiderato. Non potrà rimanere accanto al marito Alessio.
E’ così che la neo-mamma “escogita un sistema per far sentire alla figlia una vicinanza per quando fisicamente non potrà esserle accanto” spiega Vittoria Puccini (l’attrice che presta il volto alla Girotto in 18 regali). Davanti a questa terribile notizia Elisa non si fa scoraggiare, e fa in modo che ogni anno la sua bambina riceva comunque da parte sua un regalo ed una lettera. Tutti i suoi messaggi inizieranno con “Cara Anna”: e così, un anno dopo l’altro (per ben diciotto volte) il pubblico verrà accompagnato nel viaggio che Elisa ha programmato per rimanere accanto alla figlia anche dopo la sua morte.
La decisione della Girotto dimostra un amore che difficilmente lascia indifferenti. Davanti alla consapevolezza di non poter vedere la figlia crescere, questa madre ha trovato comunque un modo per mostrare ad Anna tutto l’affetto che prova per lei sin dai suoi primi giorni di vita.
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